La prossima del M5S

La battaglia degli avvisi, dei rilanci e dei bluff tra i due partiti che hanno il pallino (uno sgonfio pallino) della situazione politica oggi ha visto muovere il PD, con gli otto punti di Bersani. Vedremo se saranno accolti dai rituali insulti e derisioni sul blog di Beppe Grillo, ma intanto più concretamente il M5S ha messo al lavoro i suoi simpatizzanti esterni più competenti ed esperti, e quelli che sanno un po’ di legge, a costruire un repertorio di proposte legislative puntuali, di dettaglio, da proporre a chi voglia fare un governo per definire meglio quella generica espressione “voteremo tema per tema quelle leggi che siano dentro il nostro programma e che corrispondano eccetera”. Il M5S ha intenzione di essere ancora più circoscritto nelle sue disponibilità: confezionando fino al dettaglio di proposta di legge le cose che è disposto a votare. Che saranno molto varie e diverse e saranno aperte ad arricchimenti successivi (qualcuno aveva parlato di “dieci punti”, ma saranno di più).

Vedremo come sarà presentato tutto questo, dovrebbe essere questione di un paio di giorni: può dare maggiore concretezza a una posizione che finora è passata molto come una sottrazione di responsabilità: ma sembra anche il modo di rendere ancora più indisponibile il M5S a una discussione sul governo da fare. Se va così, il M5S sta dicendo “noi non ci stiamo a votare nessun governo, chiamateci quando si fanno queste cose, ecco la lista, ce ne andiamo al bar”.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

18 commenti su “La prossima del M5S

  1. Stephano

    E’ un peccato che questo virtuoso scontro tra programmi meravigliosi non sia avvenuto prima delle elezioni.

  2. Lucia

    se hanno contatti con qualcuno che sa di “legge” si facessero spiegare la differenza tra potere legislativo ed esecutivo, che già quello sarebbe qualcosa…

  3. Marzio

    Forse non avranno chi “sa” di legge, ma chi conosce il tedesco urlato del 1932 ce l’hanno.
    Eccome.

  4. wiz.loz

    @Marzio: ci vuole un Chaplin moderno che interpreti la parte di Adenoid Grillo nel film “Il grande imbonitore”…

  5. ro55ma

    @wiz.loz (e Marzio): siamo d’accordo che le cose stiano sul filo fra il delirio e il baratro ma la piega che sta prendendo la faccenda dovrebbe forse preoccuparci qualcosina di più…
    Il Sindaco Emiliano si prepara ad occupare la Bridgeston di Bari (dopo aver spiegato che nonostante la buona produttività dei lavoratori, il costo dell’energia e la logistica meridionale spiegano benissimo la decisione dell’azienda); in ambienti finanziari stanno spiegando che la Grecia starebbe per essere declassata a “Paese emergente” dalla maggior parte dei Fondi (e aggiungono che l’assetto UE potrebbe non reggere); stiamo a raccontarci di soldi per lo sviluppo, di tasse da tagliare e solo per pagare i maggiori interessi sul debito dei prossimi 10 mesi dovremo supplicare a fare altri debiti).
    E i due gurodenoartj Grillo&Casaleggio soffiano sul fuoco per il godimento di migliaia di adepti con o senza chip.

  6. momo2

    Magari il PD avrebbe dovuto giocare d’anticipo, abbandonando gli otto punti generici ed essendo più preciso nelle sue proposte…

  7. Marzio

    Da elettore del PD, sto soffrendo nel vedere che questo partito non riesce a rinascere.
    Ora leggo i punti e mi chiedo cosa significhino? Per esempio “Riforma della politica e della vita pubblica”, oppure “Voltare pagina sulla giustizia e sull’equità” stanno per…?
    E comunque è andata così.
    Un disastro comunicativo.
    UN DISASTRO.
    Bersani, brava e competente persona, era inadatto ad emozionare la base elettorale.
    E un leader moderno deve anche saper emozionare.
    Mentre i candidati, la maggior parte di essi (e almeno TUTTI quelli in FVG) non si sono fatti vedere durante la campagna elettorale.
    Nessuno eh?
    NESSUNO.
    Online era un deserto, e le iniziative pubbliche erano pressoché inesistenti.
    E quelle poche organizzate erano rivolte a pochi intimi.
    La mia percezione è che l’idea di fornire un qualche motivo per votarli non li ha sfiorati, nemmeno da lontano.
    L’assunto era che il voto al PD, da parte di persone di centro-sinistra, era un atto dovuto.
    Se sono stati eletti è stato in modo “preterintenzionale”.
    Spero che la sberla presa faccia cambiare qualcosa.
    Anche perché il loro maggiore competitor pare prenda a mani piene dal repertorio di un tedesco del 1932 che ha dimostrato di saperci fare con i discorsi alle folle oceaniche, oltre che con altre cose.
    E quest’ultima cosa, che continua a non essere smentita, mi lascia basito e scosso.
    Perché la stampa non ne parla? E’ una bufala o no?
    Io, in tutta onestà, me lo auguro veramente.
    Per tutti noi.

  8. Fam

    La direzione odierna del Pd è servita a fare il punto della situazione ma tutti (tranne un astenuto) hanno appoggiato la linea del segretario sapendo che non ci sono possibilità che venga accettata da Grillo. Eppure non c’è il piano B. È ora di preparare il calendario delle scadenze che ci porterà a nuove elezioni (a giugno o a settembre), con nuove primarie e nuovi candidati.

  9. leprechaun

    “La battaglia degli avvisi, dei rilanci e dei bluff tra i due partiti” è un personaggio immaginario come Batman o Nembo Kid. E’ solo il frutto dell’immaginario collettivo del corpo dei giornalisti italiani i quali hanno ormai problemi da test Invalsi in merito alla comprensione del discorso. E qualcuno di loro ci fa, invece, e non c’è per niente. Deve mettere in scena il veaudeville di turno, e tirare l’acqua al mulino dei siuri padrùn, quelli dai beli braghi bianchi.
    Premetto, dato che in questa cultura da partita di calcio seminata a piene mani dai talk show la prima domanda che ci si fa è “con chi sta” e mai “cosa sta dicendo”, CHE NON HO VOTATO PER M5S, NE’ FACCIO PARTE DEL MOVIMENTO. Ho però passato il test Invalsi sulla comprensione dei discorsi, e forse è questo che fa la differenza.
    Il M5S ha posizioni chiare e di facilissima comprensione (sempre passando prima il test Invalsi, si intende), dette e ripetute fino alla noia, per conoscere le quali basta documentarsi, e pochissimo tempo. Sui documenti, però, non nell’iperuranio dentro la nostra testa.
    Sul sito di Beppe Grillo c’è il loro programma, nel quale compaiono altro che 11 punti. Uno può pensarne quel che vuole, ma stanno lì, da prima delle elezioni, a disposizione di tutti. E’ il loro programma politico, punto.
    Il M5S non parteciperà a nessun governo con dentro PD e/o PDL per motivi anche questi che sono stati detti e stradetti, oltre ad essere ovvi ed evidenti, e che provo ad enunciare qui (sono io che scrivo, NON il movimento M5S):
    – Se lo facessero, contravverrebbero a quanto dichiarato e promesso, e loro sono quelli che dicono di mantenere le promesse (e il programma), a differenza di tutti gli altri.
    – Se lo facessero, si brucerebbero le ali infilandosi nel medesimo tunnel nel quale si infila in questo momento in Eurozona chiunque sia al governo, perché la Ue sta spappolando i sistemi politici uno dopo l’altro. Che è poi il motivo per il quale il PD non vorrebbe governare (“non governo sulle macerie”) o, se proprio costretto, NON DA SOLO. Peccato che l’operazione Monti, l’uomo più detestato dagli italiani, sia svaporata. Anche la testa di coloro che non hanno capito che Monti è l’uomo più detestato dagli italiani, e da poco dopo un mese dal suo insediamento, è svaporata.
    – Se lo facessero, sarebbero dei pirla perché a loro conviene che sia PD sia PDL si sgrugnino tra di loro, o meglio da soli, sul piano della volgare tattica.
    Nessuno di M5S ha mai fatto affermazioni contrarie a quanto detto sopra, sono stati i giornalisti che come al solito hanno capito quel che a loro faceva più comodo. Basta leggere le dichiarazioni originali col manuale Invalsi sotto mano.
    Dall’altra parte (PD) abbiamo delle persone adulte regredite a livello infantile, portatori di pensiero magico, le quali pensano che a furia di dirla, una cosa si avveri.
    Quanto a tutte le storie sul partito personale, su Grillo-Hitler, sono miserande operazioni di disinformazione, non a danno di M5S, ma a danno dei lettori, i quali non sono degli asini da menare col basto dove si vuole, ma sono coloro che si dovrebbero informare.
    L’operazione Grillo-Hitler depone assai male per le conoscenze storiche di chi crede alla interpretazione subliminale suggerita: Hitler ha distrutto il sistema politico tedesco, e chi dice cose simili a lui è come lui. Una scemenza. Le cose che Hitler diceva erano drammaticamente vere, ed è questo il problema. Hitler è andato al potere *perché* erano vere. BTW il testo è autentico, ma manipolato in quanto “estratto” da un discorso molto più lungo, e quindi viene a mancare il significato globale del discorso.
    Chi fa questa equazione demenziale evidentemente cosa sia successo nel 1931-32 in Germania (e nel primo dopoguerra) non lo ha capito, o non se n’è mai occupato, e crede alla teoria da bar dello sport che il nazismo sia frutto della cattiveria umana, ovvero Belzebù.
    Relativamente a M5S, la faccenda è anche questa molto semplice (ma richiede un Invalsi di livello superiore, lo confesso):
    – M5S non è un partito. Si prega di tenere conto dell’informazione e di non continuare a strologare come se niente fosse.
    – Grillo non è il leader del partito (dato che non esiste), ma neanche del movimento. E’ semplicemente il garante delle regole, ovvero dello statuto. I suoi interventi sono sempre e solo metodologici (lo so, questo è un passo difficile, chiedo venia).
    – La linea politica in parlamento di M5S sarà decisa dai gruppi, con quel sistema caduto in disuso che si chiama “votazione”.
    Ora capisco che non si possano condividere queste scelte, il loro programma, ecc. ma è cosa nota, assolutamente assodata, che il fatto di non aderire ai nostri desiderata non è motivo sufficiente per non esistere. E siamo sempre lì, al regresso.
    Allora cerchiamo di non fare i giornalisti Ruzzle, come li chiama Messora, che A DIFFERENZA DI ME, è di M5S.

    Cerchiamo di riabilitare in questo paese la professione dal nefasto dominio dell’editoriale Repubblica-l’Espresso, secondo la quale tutto deve essere ridotto al vaudeville per il banale motivo di fare così più soldi possibile, e nel contempo fare tutta la disinformazione necessaria ai propri giochi, affari e ambizioni di potere e di controllo. Giochi tra i quali sono inclusi, tra i preferiti, la calunnia e la diffamazione occulta.
    Questo è l’unico paese al mondo dove ormai esiste solo stampa commerciale e scandalistica.
    Mettetevi una mano sulla coscienza democratica.
    PS: Ma il Post, di chi è? Mi spiegate il senso di fare un giornale on-line che è identico alla carta stampata, con gli stessi moduli, stilemi, retorica e tic? E con lo stesso repertorio di luoghi comuni?

  10. splarz

    @ Marzio: sì, è una bufala. Hanno preso un pezzo di un discorso di Hitler e l’hanno pesantemente modificato. E’ triste, dato che di argomenti contro il M5S ce n’è a josa.

  11. splarz

    Mi ripeterò fino alla nausea: non esisterà mai un governo guidato dal Pd appoggiato dal M5S. Le ragioni per cui esiste il movimento coincidono con l’esistenza dell’attuale dirigenza del Pd. Da questo punto di vista non è solo coerente evitare le alleanze, è persino utile al paese – non è comunque il mio auspicio.
    Il movimento può dialogare con chi ha credibilità: ce l’ha Civati, non ce l’ha D’Alema.

  12. gillo

    @leprechaun si, ma fatti pure assalire dal dubbio. Se Grillo e Casaleggio proponessero un’ idea di società e di sviluppo umano positivo indirizzato alla felicità capirei la tua vis e l’incrollabile fede/fiducia ma non sono il Mahatma Gandhi: hanno solo messo l’elemetto ed assediato il Palazzo. Per prendere il potere?

  13. Stefamondo

    Gli 8 punti sono “more of the same”. Insomma, siamo alla frutta. Ho provato a seguire il discorso di Bersani, mi sembra sempre di ascoltare un offuscamente ubiquitario.

    Gli 8 punti? Campagna elletorale (diritti uguali? dopo il documento del congresso di novembre 2012? che sono, fesso io?) e supply-side economics, una sorta di cherry-picking. Pagato da? Debito o Tasse. Piu’ norme (senza attuazione) e riforme (miglioriamo qualita’, monitoraggio, efficienza, valutazioni, regole….)

    Gli intoppi per l’economia privata? Riforma giustizia? …

    @leprechaum si, va bene, ok, non sei l’unico che l’ha capito.

  14. odus

    Che fortuna, almeno dal mio punto di vista, che il PD ed i pdiellini che scrivono su tutti i giornali non comandino anche negli ed agli altri partiti e movimenti.
    Anche se l’uno e gli altri, i poveretti, ritenendosi i MEGLIO DEL BIGONCIO, sono arciconvinti di averne DIRITTO.

  15. fede

    Scusate, ma il M5S dove ha dichiarato che sta preparando dei punti dettagliati di programma? Non ho trovato riferimento a questa notizia da nessuna parte, se non qui.

  16. ro55ma

    Ecchècavolo, @fede, vuol dire che Luca ha informazioni confidenziali che noi non abbiamo… shhhhh!!!

  17. demed

    ma qualcuno crede che Grillo possa votare un qualsiasi disegno di legge che non sia il proprio?

    Grillo tiene banco mettendo il dito nell’occhio del PD – elettoralmente paghera’ sempre di piu’ forzare il PD a compromessi e poi lasciarlo all’altare chiamandosi fuori all’ultimo momento.

  18. Pingback: Il governo grillino del PD - LaSua.com

Commenti chiusi