Ieri sera è cominciato il campionato americano di baseball. Il commento di Mauro Bevacqua sul Post ha ricevuto commenti e mail di fans in numero superiore a quelli a cui sono abituato (tre: io, Bevacqua e Faso). Quindi approfitto per mettere insieme la bibliografia essenziale di cose che ho scritto negli anni sul baseball:
– Il baseball per tutti (2000)
– Di cosa parliamo quando parliamo di baseball (2001)
– Il più grande prima base di tutti i tempi (2001)
– Barry Bonds e i suoi settanta fuoricampo (2001)
– Yankees Mania (rubrica del Foglio sulle World Series dopo l’11 settembre 2001)
– Un grande campionato (2008)
Ho giocato a baseball più o meno per quindici anni in serie A2 e B. Confermo per chi non commenta che il baseball da spettatore (letteralmente in questo caso!) è di una noia mortale, ma forse è lo sport più affascinante da giocatore, nonostante questo post mi abbia fatto tornare alla mente quelle domeniche di agosto negli stadi senza illuminazione quando si iniziava una partita alle 10.30 del mattino per finirla magari alle 13.00 (le partite numero 1 erano sempre più brevi perchè i lanciatori partenti erano di solito i più bravi) e si iniziava la seconda alle 14.00, con i canonoici 40 gradi all’ombra in impianti che non capisco perchè ma di solito si trovavano sempre in umidissime vallate.
Nel baseball accadono molte più cose nell’invisible dogout durante le partite che sul campo.
Tanto interesse da noi per l’ Opening day del National Pastime non me lo spiego. E’ la prima “curveball” di Mr. Dibenedetto ?trovo affascinante nel baseball l’ idea del doubleheader, offre un’immediata occasione di riscatto al perdente. Un tempo,negli anni ’40 , esistevano i doubleheader al MSG di partite di college basketball e NHL.
Comunque, per me la notizia più importante della notte, baseball o no, è la prima striscia negativa di 5 gare di fila degli Spurs.
Qualcosa sta per cambiare anche nella NBA, e profondamente.