Le primarie nel frullatore

Sulla notizia politica della serata – le presunte nuove regole delle primarie – ho cercato di fare una ricostruzione. Tutto è cominciato (ed è finito, nei fatti) con un articolo frutto di una successione di lanci dell’Adnkronos dalle 18.06, che esponeva una serie di norme che “sono state messe a punto per le primarie”. Nessuna fonte era indicata, né nessun documento, né nessun ente che avesse messo a punto queste norme: la varie e dettagliate indicazioni erano riferite con la modalità del “si apprende” o del “viene inoltre spiegato”. Il giornalista insomma aveva parlato con qualcuno – uno o più – che aveva reso credibile la notizia che le regole elencate sarebbero state proposte al voto dell’assemblea nazionale del PD di sabato prossimo. Però, attenzione, diverse cose citate erano già in questo articolo dell’Unità di lunedì, attribuite al “fronte bersaniano”.

Intorno a questo testo si è quindi scatenata una grande agitazione, con accuse da parte dei renziani, controaccuse da parte dei bersaniani, aperture su tutti i siti dei quotidiani, e di certo grande spazio sui giornali di domani giovedì. Tutto questo a partire da niente di concreto o ufficiale, per quanto credibili siano le indicazioni che l’Adnkronos ha ricevuto su consensi più o meno ampi intorno a queste regole: ampi abbastanza, evidentemente, da convincere l’Adnkronos che queste regole possano essere messe in votazione sabato.

Adnkronos ha fatto evidentemente le sue competenti valutazioni per attribuire valore alle informazioni raccolte: però si tratta di informazioni raccolte, e appare improbabile che queste regole non riscuotano anche forti dissensi all’interno del PD e non solo da parte dei renziani. Insomma, io non credo possano arrivare così all’assemblea.

La mia ipotesi è che un’intenzione “radicale”, estremista e di minoranza rappresentata dalla serie di regole circolata – e che erano già circolate come ipotesi – sia stata spacciata per più robusta e unanime di quanto non sia di fatto: o perché qualcuno voleva provare a spararla grossa e spostare l’asticella, o perché qualcuno voleva invece bruciare intenzioni battagliere, o perché i titolismi enfatici dei siti che hanno ripreso la storia hanno voluto esagerare la più tecnica elencazione dell’Adnkronos.

Mi pare si tratti insomma di una notizia che non lo era – che lo era poco, diciamo: il parere di una parte trasformato in parere del partito – che però genera conseguenze che poi la rendono rilevante, come ogni notizia politica in Italia: ci saranno ora reazioni, alcuni di quei punti saranno ritirati, e quelli che sopravviveranno avranno più forza contrattuale. A chi faccia gioco questa serata è difficile dirlo, ma è stata parte del gioco.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

15 commenti su “Le primarie nel frullatore

  1. bobryder

    Credo che spariglaire le carte e votare in modo diverso sia dovuto,principalmente ad evitare(spero di sbagliarmi) che scontenti (o burloni?)del pdl vadano a votare per le primarie pd e votino Renzi.Ed è l’unica possibilità che Renzi ha di vincere:una chiamata alle “armi”(ossia al voto) da parte di Berlusconi che,è ovvio,non può farlo in maniera esplicita ma magari sottobanco…
    Ciò detto: quali che siano le regole,i candidati e i relativi “sponsor” degli stessi,Bersani(purtroppo) le vincerà comunque.Condannando il pd a continuare il suo tristo destino di “balenottero bianco” con tanto di agendina Monti in mano e richieste delle classi medio basse(che parola, il sottoproletariato!)in cantina.insieme ai diritti civili(coppie di fatto) e leggi di stampo moderno(come in Repubblica ceca, suvvia…) sulla bioetica.Insomma Bersani, vista la penuria attuale, dopo aver fatto il maggiordomo di Monti si assumerà anche-ufficialmente- l’incarico di farlo per Papa Ratzinger.

  2. werner58

    Non ho molta paura di Renzi (e sono uno che voterà Bersani), ma la questione del possibile inquinamento delle primarie da parte di truppe cammellate del PdL non è peregrina. Cacciari si dice sicuro che sia successo a Milano, con gente che è andata a votare Pisapia (lui dice ciellini) ritenendolo più debole rispetto ad un altro candidato. Alla fine ci sono rimasti fregati ugualmente, ma…

    L’idea del doppio turno invece mi sembra una furbata, e mi delude abbastanza.

  3. bobryder

    Ridicolo: si dovrà, da parte degli elettori, fare dichiarazione pro-centrosinistra(comunismo stantio,l'”odore” è quello).Ok ammettiamo che io,per esempio, vada a votarealle primarie e sottostia alle regole di cui sopra.Ma,successivamente,in primavera voto nè Bersani, nè Renzi, nè il pd ma un partito tipo il pdl? Vengono in casa a prendermi a legnate? E come faranno a saperlo?.Queste domande retoriche(che non necessitano risposta,quindi)di carattere VOLUTAMENTE grottesco ben si sposano con il grottesco di tali regole.Immaginiamo(con uno sforzo sovraumano,in effetti)primarie del pdl in cui fossero state stabilite queste regole e il can can mediatico che(giustamente) ne sarebbe seguito.Chissà, Bersani, stufo di essere acusato di centrismo, ripristina i metodi della stasi,spostando così,virulentemente, la barra a sinistra…….No,questi vogliono perdere ancora…(e non mi dispiace).
    Nota a margine,ma non succedanea: con il pd a palazzo Chigi(specie con Bersani) continuerà,per chi non l’avesse capito,il programma dell’uomo della Goldman Sachs(Mario Monti).Vedete un po’ voi…
    Comunque qualche nugolo di aficionados disposti a farsi passare per centrosinistrorsi Lui li trova, se vuole…e pure Bersani…Vedremo quale sarà il prezzo giusto.

  4. bobryder

    Per chi non lo avesse capito:
    a vigilare sulla regolarità(?!) delle primarie sarà l’ATTUALE gruppo dirigente del pd(capeggiato dal segretario, D’Alema, Bindi,Letta jr e il futuro premio nobel Walter V.-citazione desichiana sennò s’offende).Da “Abbiamo una banca” e “facci sognare” alle primarie: come non fidarsi…

  5. bobryder

    Vendola: tu, a differenza di Renzi, hai un partito radicato nel territorio.Tu, a differenza di Renzi(e Bersani, ca va sans dire) non sei mai stato uomo di centro.Insomma: non hai nulla da spartire con il pd.Quindi:
    1-vigila sul corretto funzionamento delle primarie, e su eventuali brogli(per impedire l’effetto Pisapaia temo ricorreranno ai suddetti)
    2-se le perderai-e le perderai- alleati con i figuri del pd solo se dentro un programma davvero progressista e di sinistra sociale(tautologia, ma non iqui da noi,in Italia).Altrimenti qua tra un anno o poco più stiamo di nuovo da capo a dodici.
    ps. Ho capito perchè Casini ce l’ha su con Bersani:il centro, pfd, lo vuole tutto per lui.

  6. antopicci84

    Sofri ha ragione, la notizia non lo era, però vorrei osservare: alla fine della fiera, a parte la pretesa di ufficialità, in cosa differiscono le regole riportate da Adkronos rispetto a quelle ventilate nelle ultime settimane (e mai smentite dallo stato maggiore del partito)?
    Mi sembra, correggetemi se sbaglio, che l’unico dato nuovo sia la registrazione in altra sede e prima del voto. Fatto non da poco, intendiamoci, e che può ben essere interpretato come una provocazione per spostare l’asticella. Epperò stando alle dichiarazioni di tanti dirigenti è quanto meno verosimile che tutte le altre norme vengano messe a voto.
    E poi non sarebbe ora di finirla di considerare Bersani vittima dei bersaniani, ostaggio di una minoranza radicale ben più meschina di lui? Mai che a qualche commentatore di sinistra venga il dubbio che sia proprio lui il burattinaio che muove i fili. A mio avviso se pure non acconsentirà a un regolamento tanto surreale, è solo perché ha paura di perdere la faccia, mica perché è una “persona seria”.
    E forse, azzardo anch’io un’ipotesi, la notizia trapelata serviva a capire se una simile furbata sarebbe conveniente in termini elettorali. Anche perché nel partito non capisco cosa ci sia da trattare visto che i renziani contano come il due di coppe. Boh.

  7. fafner

    Mi sembra poco probabile che l’assemblea di sabato decida di permettere il voto al secondo turno solo a chi abbia votato al primo (questa sì è una posizione barricadera che vuole evitare il soccorso azzurro in favore di Renzi). Ma la stessa previsione del doppio turno e la registrazione degli elettori erano punti assodati.

  8. Lowresolution

    Purtroppo tutta la vicenda delle Primarie sta diventano un colossale pasticcio all’Italiana, segno di un PD in sempre più indeciso senza una vera strategia. Cambiare le regole in continuazione è come non averle. Il risultato è lo stesso.
    Resto molto, ma molto perplesso, di Vendola candidato. Non si capisce perché il leader di un altro partito si candidi alle primarie del PD. Dal punto di vista politico sembra un controsenso totale. Vendola sta provando a giocare una partita politica sul futuro del centro-sinistra senza rischiare nulla. Non si mette davvero in gioco e fa solo confusione. Perderà le primarie e tornerà a casa nel suo partitino a seguire la sua politica come prima, diversa da quella del PD, l’esito delle primarie non avrebbe nessun effetto. Sarebbe molto più serio se Vendola sciogliesse SEL, entrasse nel PD e giocasse la sua partita politica rischiando di perdere e di finire in minoranza.
    Così non ha nessun senso.

  9. nicolacolella

    se non devono essere cambiate le regole in corsa, Renzi non può candidarsi, visto che lo Statuto lo impedisce. Gli elenchi dei votanti ci sono stati in tutte le primarie celebrate fino ad oggi, comprese quelle di Firenze: è ridicolo pensare alla privacy o fregnacce del genere, visto che sono io, elettore, a decidere se votare e se registrarmi; si tratta di una mia scelta ed è il minimo se intendo partecipare ad una selezione che, ve lo ricordo, è sempre un’iniziativa di partito. Se vi tesserate ad un partito, invocate il diritto alla privacy per evitare di essere inserito nei suoi elenchi?

  10. fafner

    Beh, se conti sul voto dei nicodemiti la registrazione è un bel deterrente. Non escluderei che qualcuno la percepisca come una minaccia, ma senza saper spiegare perché. In fondo gli Italiani non dicono mai pubblicamente né quanto guadagnano né per chi votano, e spesso le due cose sono collegate.

  11. giaimeddu

    Io sono perplesso dal fatto che si dia per scontato che Renzi possa vincere le primarie solo con l’aiuto di Berlusconi. E che qualcuno pensi che la vittoria di Pisapia a Milano sia stata un caso o un aiuto da parte dello schieramento avverso. Io credo invece che Pisapia abbia vinto perché si è consumato le suole delle scarpe andando in giro a parlare con la gente e, certo, ad intessere relazioni politiche. Da quel che capisco e che vedo, Milano lo apprezza (non al 100% ovviamente, non siamo in Bulgaria). Secondo me si stanno sottovalutando gli elettori e si da troppo per scontato che tutto continuerà ad andare così come ora. E, per rispondere a Lowresolution, le primarie di coalizione si sono sempre fatte, a livello locale con molti risultati clamorosi e non vedo perché si debbano mettere paletti così più stringenti per quelle nazionali.

  12. Pingback: Quattro regole per le regole | Wittgenstein

  13. ruggio49

    Bisogna anche considerare che dopo le primarie e le elezioni politiche, se il CSX vince poi deve governare per una legislatura, cosa ancora mai avvenuta pur dopo le vittorie del 96 e 2006.
    Per me le regole per le primarie vanno valutate in questa prospettiva poichè il cittadino che va ai gazebo ha diritto di sapere che linea prende il vincitore e se saprà governare meglio dei suoi concorrenti. L’lenco dei votanti in passato serviva semplicemente per poter contattare il cittadino ai fini della sensibilizzazione alle iniziative della coalizione, ma erano potenzialmente pubblici. Quindi la firma sul registro è giusto che rappresenti un impegno di adesione e ritengo che al ballottaggio possano votare anche chi non lo ha fatto al primo turno ma sempre con la sottoscrizione. Penso anche che questo serva a responsabilizzare il cittadino ad un voto responsabile perchè se uno va alle primarie e poi alle elezioni vota per la coalizione opposta dovrebbe sentirsi in colpa o almeno sapere che non dovrà lamentarsi dopo. Insomma vogliamo riportare a serietà l’espressione del voto perchè vi rammento che ad esempio a Parma il CDX ha invitato a votare M5s pur di non far vincere il candidato politicamente avversario. Ora si accorgono del guaio ma è tardi ed inoltre hanno danneggiato anche gli interessi della intera città

  14. Pingback: Le regole illogiche per le primarie | Wittgenstein

Commenti chiusi