Ho letto questo appassionante e drammatico racconto di iPad perduto dal suo possessore, e ho pensato che ognuno di noi ne ha almeno uno, di racconti così. Ieri ho visto un mio amico scrittore che ha lasciato le prime sessanta pagine del suo prossimo libro (ex prossimo libro) in un iPad in un bar, che non ha più trovato. Io tappezzai via Canova a Milano di avvisi di quelli tipo “ho perso il mio gatto” garantendo ricompense a chi mi riportasse lo zaino che avevo lasciato sullo scooter con dentro MacBook e iPod, anni fa. Invano. Quest’estate ho lasciato un iPad sul banco di una reception d’albergo americana, e me ne sono accorto un’ora dopo: era ancora lì. Mia moglie ebbe riconsegnato un iPhone da una premurosa signora indiana che lo aveva trovato nel bagno dove era stato dimenticato, e ci richiamò.
E insomma, lo so che i possessori di oggetti Apple lo sanno, ma so anche che molti non lo fanno mai, e un giorno se ne pentono. Quindi glielo consiglio di nuovo: attivate l’app “Trova iPhone” su tutti quanti gli apparecchi, registratevi su iCloud. Non garantisce la salvezza – per essere localizzato dev’essere online – ma può aiutare. Che sono momenti brutti.
Foss’anche solo per tranquillizzarsi quando apri lo zaino e non lo trovi: sì, bestia, l’hai lasciato nel cassetto della macchina. Che è parcheggiata in un posto diverso dal solito.
Qualche giorno fa sono andato a Bari con la bimba e mia moglie e mi è successo questo.
La stanchezza del viaggio, perché giocare per un’ora e mezza con Violini, nello spazio di due sedili di Easy Jet, e per un’ora prima dell’imbarco; rincorrerla mentre arriva il bagaglio, darle da mangiare un po’ accampati, creare storie sempre nuove e inventare le parole delle canzoni, è bellissimo, ma stancante. La stanchezza del viaggio, sommiamola al dover scendere dal taxi, con la bimba in braccio, uno zaino, due borsoni, un passeggino, il bicchiere dell’acqua in mano, aggiungiamo un po’ di sfortuna e ci troviamo Lila, che dopo aver messo a letto la bimba, mi dice che non trova l’iPhone. L’ultima volta l’ha usato per chiamare dal taxi. Io apro l’app Trova gli amici e mi lampeggia un pallino rosa in corrispondenza dell’aeroporto di Bari.
Telefono subito e mi risponde un tassista straordinariamente gentile, che lo ha trovato sul sedile dietro e aspettava la chiamata per sapere il citofono a cui riportarlo, la mattina dopo, per non svegliare la bimba. Venti minuti dopo ero in strada ad aspettarlo e a ringraziarlo. Benvenuto a Bari, Fab.
Aggiungerei il consiglio di proteggere sempre con password iPhone, iPad e qualsiasi altro computer.
E’ un modo per ostacolare moltissimo il ritrovatore disonesto, non solo per tutelare i propri dati.
E’ la prima regola: http://goo.gl/Q1zdi
Se trovo un qualsiasi cellulare e me lo voglio tenere, lo spengo immediatamente per poi cambiare la sim. iPhone non si può spegnere se è bloccato da password.
Un qualunque cellulare lo posso spegnere anche staccando la batteria. Con iPhone non si può.
Trovare una graffetta per togliere la sim e scollegare iPhone dalla rete cellulare può essere cosa che richiede del tempo, specie se lo hai trovato in un autogrill, sui campi da sci o in un parco. Tempo prezioso che permette al proprietario di rintracciarlo con “trova il mio iPhone”.
L’unica cosa di cui mi lamento di iPhone o iPad è piuttosto che iCloud è accessibile esclusivamente da un altro iPhone/iPad o da un computer vero e proprio.
Molti cellulari con sistemi di navigazione semplificata non consentono di accedere alla funzione “trova il mio iPhone” da iCloud, questo significa che se ti accorgi di aver perso l’iPhone sullo skilift e il tuo compagno di salita ha in tasca un Nokia dell’anno scorso, ti puoi scordare di chiederglielo in prestito per localizzare il tuo melafonino. Peccato.
@StarMan purtroppo l’iPhone si può spegnere anche se lo proteggi con la password.
Solo a me la localizzazione da quando c’è iOS6 mangia la batteria in meno di mezza giornata senza nemmeno usare l’iPhone per fare altro? Togliendola migliora sensibilmente… La versione 5 non mi dava questi problemi.