Che non c’entrano, ma sono brevi e li metto insieme. Una è l’arruolamento del termine “pacificazione” nel dizionario delle buone parole sputtanate: il PdL ha deciso di farlo soa per fingere che ci sia stata una guerra civile tra fazioni ugualmente giuste, e lavare il proprio impresentabile passato; e gli antiberlusconiani devoti l’hanno prontamente raccolta – vivendo di riflesso come sempre – per farla diventare sinonimo di “inciucio” e screditare ogni più articolata riflessione su come trovare identità e ambizioni comuni in un paese di sessanta milioni di persone. Lo stesso lavoro che fu fatto con i termini “buonismo” – per ammazzare la bontà – e “politically correct” – per ammazzare la correttezza: ora ammazziamo pure la pacificazione e i suoi nobili significati.
L’altra cosa è una riflessione che richiederebbe indagini psico-sociologiche approfondite: ovvero come convivano in molti di noi a) la lucida certezza – fondata sulla convinzione del primato della ragione, della logica e della scienza – che il Partito Democratico non abbia nessuna chance di superare i suoi limiti e contraddizioni, irrisolvibili, e diventare un’altra più promettente cosa, e b) la quotidiana spontanea e intrattenibile inclinazione a immaginarne prospettive diverse e che da lì possano venire cambiamenti in meglio delle nostre vite e del nostro paese, o che almeno si debba cercare di migliorarlo, il PD. Eppure lo sappiamo.
Dev’essere la stessa cosa di quando si è innamorati della persona sbagliata.
La cosa più importante che ha fatto è la legge sul cinema, che ha permesso ai registi del neorealismo di produrre grandi capolavori. Ci lavorò per limitare e controllare, ma creò le basi per andare avanti vent’anni alla grande.
naturalmente era il commento ad andreotti…
“Un paio di pensieri
Pubblicato il 9 maggio 2013 da Luca
Che non c’entrano, ma sono brevi e li metto insieme. Una è l’arruolamento del termine “pacificazione” nel dizionario delle buone parole sputtanate: il PdL ha deciso di farlo sia per fingere che ci sia stata una guerra civile tra fazioni ugualmente giuste, e lavare il proprio impresentabile passato;
Così scrisse, decise e sentenziò Luca il presentabile, battendo il martelletto del giudice sulla scrivania della Verità Assoluta ed Incontrovertibile e della Storia.
Povera Italia degli ex Santi, Navigatori e Artisti! e Pensatori.
Il secondo pensiero è quello che sta iniziando a farmi perdere fiducia in gente tipo Civati, al quale per altri aspetti guardavo con speranza.
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