L’ho dovuta rileggere tre volte, la notifica su iPad, quando mi è apparsa nel popup ieri sera, mentre stavo sfogliando i giornali americani per vedere se c’erano cose interessanti da raccontare sul Post oggi. Dopo, mi è dispiaciuto non aver fatto uno screenshot. Così come l’ho percepita, era una frase confusa di tre righe in cui comparivano il Wall Street Journal, il Washington Post e Amazon. Nello spaesamento di qualche secondo non ho realizzato chi fosse cosa, nella successione dell’esposizione.
Era una notifica del Wall Street Journal, che diceva che il Washington Post era stato comprato da Jeff Bezos di Amazon, come ormai sapete. Per appassionati di giornali e appassionati di nuove tecnologie, era la notizia più perfetta e incredibile da immaginare, anzi da non immaginare. Mi ricordo ancora l’angolo di Piazza 5 Giornate a Milano in cui lessi l’articolo di Time su Bezos uomo dell’anno, mentre aspettavo un autobus. Allora il più importante magazine del mondo aveva in copertina una società digitale, oggi una delle più importanti società digitali del mondo si è comprata un leggendario quotidiano. E sono cambiate parecchie cose, in mezzo (bello il titolo di Salon: “L’iceberg ha appena soccorso il Titanic”).
Ma siccome di riflessioni sul segno dei tempi ne avete piene le tasche, mi rivolgerò invece al passato, affezionato al giornale e al film citati nel primo annuncio pubblico della nascita del Post. Bravi tutti, poi chissà.
Sarà che non sono svelto di comprendonio, ma a me sfugge l’aspetto rivoluzionario (come l’hanno definito molti) della notizia. Va bene, un imprenditore di nuova generazione, a capo di un’impresa innovativa, ha acquistato un giornale, una vecchia corazzata di carta. E allora? Un tempo i giornali venivano comprati dagli imprenditori tessili, poi sono arrivati quelli dell’automobile, quindi quelli della finanza e delle cliniche. Ora si aggiungono quelli dell’high-tech. Ripeto, e allora? I giornali restano, i proprietari cambiano. La storia va avanti.
Mi ricordo il “primo annuncio pubblico della nascita del Post.”
Mi piacerebbe poter leggere le email originali di chi ha “vinto” quel concorso (le cose leggibili intendo) per capire come hanno fatto a diventare parte del mitico Post. Sarebbe bello come vedere i contenuti-extra nel cofanetto della serie tv preferita.