Ogni tanto riscrivo questo stesso promemoria, aggiornato alla contingenza. Detto che la parte lucida di me pensa che il PD sia irrecuperabile, quello che vediamo oggi è: il quarto partito alle elezioni si sta sbriciolando dopo che l’uomo intorno alla cui persona era nato se ne è andato, ieri, creando così il momento più vivace della sua storia politica; il terzo partito alle elezioni non ha obbedito alla richiesta del suo leader di far cadere il governo, e quello ha cambiato versione tre volte in un giorno (e sta per essere espulso dal Senato), e non si sa più chi comanda e chi sta con chi; il secondo partito alle elezioni passa una settimana e sì e una no a espellere qualcuno, e ad adattare i suoi movimenti agli ordini di un capo nell’ombra, che solo la settimana scorsa ha sconfessato un voto dei suoi parlamentari.
Dite quello che volete del primo partito alle elezioni – e io sono con voi – ma ogni tanto ricordiamoci di fare il confronto.