Con ordine. Non sappiamo le condizioni mediche e sanitarie di Berlusconi, che sono riservate, ed è bene così. E non ci fidiamo di cosa leggiamo sui giornali. Quindi questa non è una breve analisi su cosa sia vero e cosa sia falso: ma solo su cosa sia coerente, e su come mai dopo sei mesi ancora molte maggiori testate di informazione non abbiano capito la cosa più elementare sulla pandemia: la differenza tra un virus e una malattia.
E quindi, se stamattina tutti scrivono che Berlusconi sarebbe “asintomatico“, e pare ufficiale che sia “positivo”, quello a cui è positivo è il test sulla presenza del virus. Non si è “positivi” a una malattia (se non per estensione maldestra del significato, come dire “sono positivo alla tosse” se ho la tosse): e Berlusconi, a quanto scrivono gli stessi giornali, quella malattia – almeno per ora – non ce l’ha. È quello che significa “asintomatico” (con qualche complessità sulla differenza tra segni e sintomi). Berlusconi è stato contagiato dal virus. Tutti quelli che hanno usato “Covid” nei loro titoli, possono rileggere questo, come se fossimo a marzo.
(per maggiore chiarezza, pensate alla differenza – che abbiamo imparato, no? – tra HIV e AIDS)
(le ultime prime pagine sono Verità e Riformista: onore al Tirreno che si è distaccato dalla titolazione di altri quotidiani Gedi, e agli altri titolisti che l’hanno capita)