Del tema in generale abbiamo già parlato. Ma registriamo più puntualmente come “da brividi” stia diventando – per ragioni di clickbaiting – la formula più frequente associata a qualunque tipo di notizia/contenuto/storia nella titolazione dei siti di news, i quali si stanno adeguando unanimi a questa tendenza: sarebbe interessante capire se questo superlativo iperbolico che fino a poco fa era un po’ demodé rientrerà nell’uso contemporaneo per ragioni di enfasi mediatica, ora che tutto è “storico” e “da brividi”. Ed è anche interessante pensare che – vero o falso che sia – quello che i siti di news pensano sia l’emozione più ambita dei lettori, è un brivido.
Cagliari, Riva al Sant’Elia. Il ricordo di Nenè è da brividi
(Gazzetta dello Sport)
Quando l’atterraggio è da brividi, gli aeroporti più assurdi
(Corriere della Sera)
«Vendesi castello con fantasma e tesoro»: l’annuncio è da brividi
(Il Mattino)
Europei 2016, l”haka’ islandese è da brividi
(Il Fatto)
Reggio Emilia, il sovrappasso è da brividi
(Gazzetta di Reggio)
Carla Bruni rende omaggio al premio Nobel Bob Dylan: la versione di Blowin in the wind è da brividi
(Huffington Post)
Così vengono fatte le caramelle gommose: il cortometraggio è da brividi
(Il Giornale)
Lo spot è da brividi
(RaiNews)
Sussex, la corsa folle davanti alla polizia: l’inseguimento è da brividi
(Libero)
Roma, la carica dei calciatori negli spogliatoi: l’urlo è da brividi
(Repubblica)
Dj fa l’impossibile con i giradischi, show di spalle al mare è da brividi
(La Stampa)
Tir fa inversione sull’A15, la folle manovra è da brividi
(Quotidiano.net)
In realtà i siti di news ereditano un cattivo vezzo del cartaceo di ogni tempo; e oggi,che la velocità-ne ha già parlato questo blog-è ormmai diventata supersonica,e quasi inarrestabile,non deve stupire che la ricerca dell’effetto sia la priorità di giornali,cartacei o digitali, ovviamente seguiti e anticipati in questo da Ns Signora Tv.Si cerca di catalizzare l’attenzione del lettore: insommma i maestri-mai sorpassati-sono gli espositori fuori dalle edicole, dei giornali locali.Cmunque la si pensi, il giornalismo occidentale,e italiano tra i primi,scambia la modernità col provincialismo e l’effetto adrenalinico. Buon Grand Guignol non mente (sic).