Sky high

Ieri notte ho fatto tardi, perché non riuscivo a staccare gli occhi dalla telepromozione di una serie di cd di canzoni degli anni Settanta. È che gli anni Settanta degli americani non sono esattamente come i nostri: noi nelle compilation... Continua

New York state of mind

New York si prepara all’arrivo della più grande popstar dell’Asia (si chiama Rain, “il Justin Timberlake coreano”), al Madison Square Garden. Nel frattempo, Billy Joel ha aggiunto una dodicesima data al Madison Square Garden, dopo che erano andate esaurite le... Continua

Ah, ecco

Tra le altre cose che leggo sull’ex prefetto Ferrante, mi è rivelatrice la notizia che avrebbe “studiato Giurisprudenza a Pisa”, dove immagino sia ancora diffuso il modo di dire “chi sa sa, e chi ‘un sa va a legge” Macchianera Continua

Fop!

Prosegue la mia doppia passione, per New Orleans e per la tv americana. Della prima scriverò a tempo debito, mentre la visione della seconda mi ha riportato a una passione giovanile per il football americano. Del quale si può dire... Continua

And if you Singh, Singh, Singh…

Uno dovrebbe venire spesso in America solo per guardare la televisione. Adesso, non contento, sono ipnotizzato dal telepredicatore indiano che parla e si veste come Peter Sellers in Hollywood Party e costringe i discepoli a prendere appunti: “write it down!... Continua

La Lecciso degli americani

Vi giuro che per la terza sera consecutiva in tv ci sono dibattiti sulla puntata di Oprah in cui lei ha fatto un melodramma di fronte a quel deficiente (il libro sarà bellissimo, ma lui sembrava deficiente) che le balbettava... Continua

Crescent City Christmas Card

Poi verremo all’attualità, ma per ora anticipo un consiglio turistico: New Orleans è bellissima. E non c’è mai stato momento migliore per venirci, direi. Le parti più belle della città sono in buona parte “up and running”: ogni giorno riaprono... Continua

Noi nel mezzo, tra Zechila e Oprah

Salvo le sciocche cattiverie su Selvaggia (che denotano una certa ansia da primato dell’”arguta corsivista”, che non ha capito che Selvaggia voleva fare la valletta di Mirabella, a costo di passare per arguta corsivista), che la spingono a sbagliare del... Continua

Il sorpasso

Sono a New Orleans in un bar che è un wi-fi hotspot, pieno di ragazzi e meno ragazzi con i portatili. Conto sette Mac e sei non Mac Continua

Le sorelle Bandiera

Va bene non essere troppo di sinistra, ma oggi siamo a farci ridere dietro. Per contestare una legge abbastanza inutile ma sensata voluta dal Polo, oggi il centrosinistra diventa forcaiolo persino sul vilipendio alla bandiera. Fassone, DS: “da domani con... Continua

Adulti

Hall and Oates, quanti ricordi. Daryl Hall e John Oates. Diversi come Altai e Johnson: uno alto, biondastro, con l’aria da cowboy, l’altro nanerottolo nero coi baffoni, che pareva di Marsala. Invece erano di Philadelphia (“Io sono di Philadelphia…”). Li... Continua

You say Turin, I say Torino

Arrivano quste benedette olimpiadi invernali e qui da noi ci si preoccupa che non siano un fiasco, che Rocca faccia cose esaltanti, e che i pattinatori artistici non siano vestiti troppo male. In America, invece, si preoccupano che il loro... Continua

Il signor Bonaventura

“Ho un’idea per far soldi con internet”. Da cinque anni, non c’è frase peggiore da dire a un incontro di investitori, a una riunione di professionisti delle tecnologie moderne, a un aperitivo con gli amici al bar. Nel migliore dei... Continua