Sono una band californiana che aveva messo insieme suoni elettronci moderni, rocchetto americano e modernizzazione del rock sinfonico, in un bel disco di tre anni fa, “The sophtware slump”. Questo gli somiglia, ma viene dopo ed ha meno invenzioni. Buono,... Continua
Cartastampata
Steely Dan – Everything must go
Gli Steely Dan sono un longevo duo idolatrato dai critici e dai fans, che si è inventato un suono più unico che raro e lavora su quello da decenni. Una via di mezzo tra musica degli anni Cinquanta e musica... Continua
The National – Sad songs for dirty lovers
Ci sono almeno tre bellissime canzoni in questo disco. E quando vi ricapita? Ma il tono notturno, pensoso, disilluso, è di tutto il cd è e naufragarvi è dolce. E poi, come ne ha scritto un critico: “quelli che conoscono... Continua
Fountains of Wayne – Welcome Interstate Managers
Disco di canzonette americane, di band molto americana che sa dove mettere i coretti, dove le schitarrate, dove le serenate e dove le batterie. Un po’ da college, ma è estate per tutti. E poi ci sono i versi “I... Continua
Eels- Shootenanny!
Gli Eels sono uno, ormai da parecchi dischi, che sa scrivere belle canzoni e ballate languide, senza diventare notturno e lugubre come certi suoi bravi colleghi. Pochi strumenti, ma quelli giusti – a momenti sembrano pezzi fatti con la tastiera... Continua
Martina Topley Bird – Quixotic
Lei era la ragazza che cantava nei dischi di Tricky, ovvero un terzo del “sound di Bristol” (poi c’erano i Portishead, e i Massive Attack). Adesso lui si è trovato un’altra ragazza, italiana, e ha fatto un disco bruttino. Lei... Continua
Mariza – Fado curvo
Mariza in Portogallo è un fenomeno da alcuni anni. Di essere “la nuova Amalia Rodrigues” è capitato a molte dimenticate, negli anni, ma Mariza tiene duro. È una diva, e sta sbancando anche all’estero (ne ha scritto anche l’Espresso, la... Continua
VV. AA. – Masked and anonymous
Con l’assai strombazzato ritorno al cinema di Bob Dylan arriva una colonna sonora fatta di pezzi di Dylan rifatti da Dylan e pezzi di Dylan rifatti da altri e pezzi di altri rifatti da Dylan. Come tutti i mish-mash, il... Continua
Terence Blanchard – The 25th hour
È la colonna sonora del film di Spike Lee che certi hanno trovato bellissimo e certi paraculissimo. Solo che alla musica è concessa maggiore paraculaggine che al cinema, perché arriva al cuore senza passare dal cervello, e questa musica –... Continua
Ho l’impressione che facciamo finta di niente
Stamattina, mi sono alzato. C’era il sole. Sono andato a fare la doccia. L’acqua era calda il giusto. Ho acceso il telefonino, mi sono vestito e sono sceso a comprare i giornali e a fare colazione. Ho pagato. Ho attraversato... Continua
La canzone che ha fatto innamorare gli sposi
C’è questa canzone. Ha quasi settant’anni. Allora la cantava Fred Astaire a Ginger Rogers in un film che si chiamava Follie d’inverno. Ma questo l’ho scoperto dopo. Il fatto è che a certe canzoni assegniamo storie e sensazioni che magari... Continua
Gillian Welch – Soul Journey
Oppure, Gillian Welch. Sapete la storia della colonna sonora country-cajun di “Fratello dove sei?”, che senza nessuna promozione vendette uno sproposito in America, unico disco di qualità nei primi dieci venduti l’anno scorso? Quelle storie che fanno sperare in un... Continua
Ocean Colour Scene – North atlantic drift
Com’è bello quando esce un disco nuovo di qualcuno che sapete voi. Non i piezz’e novanta, quelli che vanno sulle copertine e che pare che il mondo debba essere rivoltato come un guanto perché loro hanno fatto un disco. Il... Continua
Mogwai – Happy songs for happy people
Oppure, i Mogwai. Uno che si chiama John Parish, e che di queste cose se ne intende perché fa e produce musica da un bel po’, spiegò una volta che quello che sulle riviste viene chiamato post-rock è nato quando... Continua
Super Furry Animals – Phantom power
Siccome poi dite che scrivo sempre le stesse cose, non vi farò l’esempio degli Steely Dan, che hanno fatto un disco molto bello che suona come tutti i vecchi dischi degli Steely Dan. Ai Super Furry Animals non ero affezionato,... Continua
Posso stringerti le mani?
Dice: tu parli molto delle parole e poco della musica. A parte che le parole sono importanti, come dice quello. Ma della musica non si può scrivere, non si può parlare. Cioè, si può, sapendo che è uno sforzo perdente,... Continua
The fog – Ether teeth
Questi li ho scoperti da poco. È andata così: c’è un negozio di dischi, a Milano, con una solida storia. Ci sono stato il mese scorso e ho chiesto il cd di Smog, di cui avevo letto su una rivista.... Continua
Nitin Sawhney – Human
Non è che si nasce imparati. Magari ci sono anche delle persone normali, che leggono di questi dischi, e non li hanno mai sentiti nominare. E chiedono: ma tu, dove li trovi? In un sacco di posti. Nitin Sawhney, per... Continua
Vasilis Tsabropoulos – Akroasis
Con questo è più facile. Intanto è un disco della ECM, che è l’equivalente di Adelphi tra le etichette discografiche. Ma, come per Adelphi, a vederli da fuori ti sembrano tutti uguali. Venne il sindaco di Roma a un programma... Continua
Tindersticks – Waiting for the moon
Qui ho dovuto ricostruire, far delle telefonate. E alla fine non ci sono riuscito. Nessuno si ricorda come saltarono fuori. Eravamo a Pisa e c’era questa cassetta, nel ’97, del loro primo cd, che aveva una copertina stupenda con il... Continua