Il Guardian racconta di un incidente di comunicazione del sindaco di Londra, Boris Johnson, a cui un programma in radio ha fatto tre domande per giudicare il QI, e lui ne ha sbagliate due e ha rifiutato la terza. Erano:... Continua
Wittgenstein
Una confessione su Zalone
Tra i molti estimatori del film di Checco Zalone è facile individuare quelli che “oddio, se dico che non mi è piaciuto mi danno dello snob che non capisce il paese reale”, i quali si costringono ad artificiose argomentazioni per... Continua
Piombino, 2009
Qualche anno fa ci impegnammo con un po’ di persone in tutta Italia per vedere se ci riusciva di spingere il neonato Partito Democratico verso andamenti più contemporanei e promettenti (lo volevamo “laico, moderno, democratico e di sinistra”, dicevamo allora).... Continua
Promemoria per Bondi e i suoi freaks
Siccome la baracconata parlamentare creata ieri dal senatore Bondi col concorso del senatore Gasparri – che hanno attaccato sguaiatamente alcuni senatori a vita per le loro assenze in aula, e per essersi invece presentati per votare la decadenza di Berlusconi... Continua
Il tacchino Pedro
Quando ero bambino io ed eravamo americani soprattutto attraverso il cinema, il tacchino del giorno del Ringraziamento era solo Pedro, nella terribile e indimenticabile scena del Gigante. Continua
Boy bands
Il mito dei “nativi digitali” ormai è un po’ superato. Da una parte perché sono talmente cresciuti in numero e diventati la norma, da non essere più studiati dagli entomologi anziani. Dall’altra, perché a un certo punto si è capito... Continua
La Rue chi?
Una piccola cosa divertente sugli altalenanti approcci dei giornali alle cose. C’è un signore che si chiama Frank La Rue, che ogni tanto fa notizia in Italia. Lavora per l’ONU, di cui è “Special Rapporteur on the Promotion and Protection of the... Continua
Sul native advertising che verrà e quello che già c’è
Tra i temi più discussi rispetto alla crisi dei modelli di business tradizionali per i giornali e l’informazione e ai loro possibili sviluppi, c’è quello del “native advertising”. Per i profani, così è come lo definisce Wikipedia (ma la voce... Continua
Improvvisare l’autorevolezza
Nel suo bel libro su padri e figli, vecchi e giovani, e adolescenti contemporanei, Michele Serra mette cose divertenti e cose intelligenti, riflessioni spicce che fanno ridere e intuizioni autocritiche che fanno pensare (o viceversa, anche). A un certo punto... Continua
La retorica delle passioni
C’è stata qualche protesta e polemica dopo un articolo di Massimo Gramellini sulla Stampa che commentava criticamente la presunta eccessiva dipendenza del genere umano contemporaneo da regole e risultati scientifici, rappresentati dagli “algoritmi”, termine che una parte un po’ luddista della civiltà... Continua
Una cosa lunga sul bel libro di Francesco Piccolo
Sono stato convinto per gran parte della lettura del nuovo libro di Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, che I barbari di Baricco non fosse più l’unico libro ad avere spiegato con straordinarie intelligenza e intuizione il cambiamento... Continua
Blèroblèroblèro…
Nel crescente disprezzo di lettori, potenziali lettori, ed ex lettori per i giornali italiani c’è molto qualunquismo e conformismo antintellettuale e anti-siete-tutti-uguali (sempre gli altri, però) ma ci sono anche solide e motivate ragioni che i giornali hanno offerto per... Continua
Farsi delle domande su Cancellieri e il carcere
Se il Ministro Cancellieri abbia fatto bene o no su Giulia Ligresti, io non lo so ancora dire: e penso che sia difficile dirlo nettamente di molte cose, figuriamoci di questa. Figuriamoci in un paese in cui la contraddizione tra... Continua
I fatti distinguibili dalle opinioni
La discussione tra Bill Keller e Glenn Greenwald pubblicata ieri sul New York Times è stata molto ripresa e citata in giro, con molte semplificazioni evitabili e inevitabili, che in alcuni casi l’hanno ridotta al tema assai vecchio e superficiale... Continua
Cammina con le tue gambe
Sul Guardian, Oliver Burkeman affronta un tema che seguo con partecipazione: la crescente abitudine a camminare (o sostare) consultando i propri smartphone o tablet, con le complicazioni che ne derivano, in particolare nell’essere di ostacolo agli altri. Burkeman spiega che... Continua
Spying

(trovata qui) Continua
La crisi dei giornali
“Un tempo i giornali erano ‘letti’ prima che uscissero, letti interamente, in sede di controllo redazionale. Oggi si ha l’impressione che la prima lettura del pezzo giornalistico avvenga quando il giornale è già in edicola. La stessa etica professionale si... Continua
Non la titolo nemmeno, troppo facile

(Gianni Cuperlo in aula alla Camera, 23 ottobre 2013, foto di Mauro Scrobogna) Continua
Gentleman cambrioleur
È morto Georges Descrières, roba da telespettatori anziani, quando ci chiamavano telespettatori. Continua
Non sono stato io, è stato il cane
Leggo in giro che Mario Monti ha ritenuto di vendere una sua artificiosa e autoassolutoria versione sulla memorabile serata in cui gli fu messo in braccio un cane in una trasmissione televisiva. Ho un conflitto di interessi (inferiore al suo,... Continua