Noi che abbiamo visto i Genesis

Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così, che abbiamo noi che abbiamo visto i Genesis. Che abbiamo vissuto i Genesis. A quasi nessuno piacevano i Genesis. Il mondo si divide tra coloro che li hanno semplicemente ignorati... Continua

Un giorno alle corse

“Oooooh!”, fanno tutti. “Oooooh!”, fanno quelli eleganti sulle tribunette. “Oooooh!”, fanno gli scommettitori pigiati contro le staccionate. “Oooooh!”, fa il pubblico dei posti economici sulle gradinate in fondo alla pista. “Oooooh!”, fanno quelli fuori, negli spazi dietro le tribune, davanti... Continua

Roba da ragazzini

Ma lo spot della Nike non è la fine del mondo? Quello con i giocatori di Brasile e Portogallo che cominciano ad affrontarsi negli spogliatoi come dei bambini e sciorinano un’antologia di capolavori del palleggio e del dribbling, fino a... Continua

Le rivoluzioni passano

Tra splendori e miserie, il Grande Fratello e la tarda opera di Oriana Fallaci hanno avuto simili sorti. Entrambi sono stati rivoluzionari dal punto di vista dell’innovazione del linguaggio, della promozione di se stessi, della diffusione nel tessuto sociale, del... Continua

Suicide is painless

Ci sono quelle canzoni che vi pare che le amiate e le conosciate solo voi. Naturalmente è una fesseria. È che non siete stati attenti. Io vado matto – matto matto – per una canzone di cui a lungo ho... Continua

Amy Winehouse – Frank

“Pumps”, per gli inglesi sono i decolleté, le scarpe. Delle cui versioni le inglesi spesso abusano, come si sa. “Fuck me pumps” si potrebbe tradurre come “scarpe da scopata”, con rispetto parlando, ed è un’espressione usata per indicare un abbigliamento... Continua

Keren Ann – Not going anywhere

La canzone omonima, dicevano quelli che facevano le hit-parade. O la-canzone-che-dà-il-titolo-al-disco. Parla di un semaforo, o di una ragazza. Dice che le cose passano, cambiano, succedono, vanno e vengono, “ma io non vado da nessuna parte”. Del semaforo si sa... Continua

No! Kim no!

“Procurami una sega”. Ogni grande opera letteraria ha le sue battute immortali. Le ascolti, e capisci che non le scorderai mai più. L’anno scorso mi è successo due volte. La prima, quando Pappalardo estrasse dal cappello una delle frasi più... Continua

Cosa resterà

E quindi gli anni Ottanta non sarebbero quella cuccagna di volatili eccitazioni – i Duran Duran, Deejay Television, il mondiale spagnolo, Mork e Mindy, gli A-ha e Kid Creole, Rambo e John Belushi – che poi avrebbero costituito le solide... Continua

La tivù da leggere

L’ho capito guardando la CNN. Quando zompando di canale in canale arrivo sulla CNN, ho un riflesso condizionato e abbasso lo sguardo di un paio di gradi, verso la base del teleschermo (ma si dice ancora teleschermo, o è una... Continua

La tivù e l’educazione sentimentale

Non vi paia un racconto da maschi, questo: esso cela sensibili lezioni anche per le madri e le fidanzate in ascolto. Quando ero bambino io, la televisione offriva assai poche occasioni di approfondimento erotico. Il breve carnevale offerto dalla deregulation... Continua

Mediocre a chi?

In un articolo del Wall Street Journal sui weblogs nell’informazione politica, si faceva questa premessa: “i weblogs non fanno eccezione alla regola che dice che il 90% di qualsiasi cosa è mediocre”. È un modo realistico e crudo di vedere... Continua