Donna

The fog – Ether teeth

Questi li ho scoperti da poco. È andata così: c’è un negozio di dischi, a Milano, con una solida storia. Ci sono stato il mese scorso e ho chiesto il cd di Smog, di cui avevo letto su una rivista.... Continua

Nitin Sawhney – Human

Non è che si nasce imparati. Magari ci sono anche delle persone normali, che leggono di questi dischi, e non li hanno mai sentiti nominare. E chiedono: ma tu, dove li trovi? In un sacco di posti. Nitin Sawhney, per... Continua

Polyphonic Spree – The beginning stages of

Con i tempi che corrono, 24 texani in tunica bianca potrebbero essere un incontro assai preoccupante per qualunque cittadino democratico, figuriamoci per quelli delle minoranze. Ma le reazioni sono state piuttosto sull’attonito, quando tutti e ventiquattro sono stati visti a... Continua

Mariza – Fado em mim

Se vi trovate in questo momento arrampicati su al castello di San Giorgio, seduti sulle mura vicino ai leoni di pietra, e guardate giù Lisbona e il mare in fondo e il sole tramonta, e quel vento atlantico vi soffia... Continua

Mountain Goats – Tallahassee

No, questa pagina non è diventata la sezione “Nuovi suoni” di una rivista del settore. Un disco di rocketto americano ce lo troverete sempre, ma ve la voglio mettere così, invece di parlare dei racconti di queste canzoni, delle chitarre,... Continua

L’arte del nastrone

In giro c’è un grande rimpianto per quelli che qualcuno su internet ha chiamato “i nastroni”. Ognuno le chiamava come capitava, le cassette-compilation autocompilate, spesso a fini di corteggiamento, oppure solo per uso personale, che si facevano soprattutto da ragazzi,... Continua

Simply Red – Home

Certo, a voi i Simply Red ricordano una certa stucchevolezza sintetica degli anni Ottanta, volatili e spensierate canzonette che a insistere oggi paiono datate, e poi lui abitava pure a Milano, per colmo di sfacciataggine, e le modelle, e le... Continua

Richard Hawley – Lowedges

Come lo vorreste, vostro papà, se foste una bambina di 13 giorni? Non lo vorreste grande, protettivo, con una voce profonda e dolce? Non vorreste che vi cantasse “Oh my child, it’s been a while”, quando torna a casa, la... Continua

Lisa Germano – Lullaby for liquid pig

Chissà com’era Lisa Germano quando aveva tredici giorni. Com’era il suo papà. Se immaginava che da quelli strilletti la bambina avrebbe tirato fuori questa voce sussurrata, che viene da chissà dove. Chissà se le filastrocche che le cantava lui somigliano... Continua

Howe Gelb – The Listener

Avete presente Lou Reed? Bene. Avete presente Spike, il fratello di Snoopy? Quello che vive nel deserto in mezzo ai cactus, solo e malinconico, e racconta dei diversivi con cui passano il tempo, lui e i cactus? Bene. Adesso, immaginate... Continua

Vero – Preghiere

Leggo: “Fabio Barovero è nato a Torino nel 1966 e attualmente vive in Val di Susa”. Leggo: “Durante una settimana, i microfoni posizionati sopra il pianoforte di casa a qualsiasi ora del giorno e della notte, hanno permesso di farmi... Continua

Maximilian Hecker – Rose

Se tu sei tedesco, ventiquattrenne, e fai un cd di pianoforte, elettronica e falsetti, con canzoni che si intitolano “Kate Moss” e “My love for you is insane”, tutto molto anni Ottanta nei suoni e nelle parole, struggente e sdolcinato... Continua

22 songs

Dice, Sanremo fa schifo. Dice, le canzoni sono brutte. Dice, lo guardo perché è trash. Bene, la presente rubrica vuole spezzare una lancia a favore della qualità della musica italiana rappresentata sul palco del teatro Ariston, in questo meraviglioso scenario, in... Continua