Donna

Duncan Sheik – Daylight

Qui si pratichi un esperimento: si prenda un lettore della presente rubrica e gli si consigli il nuovo disco di Duncan Sheik dopo aver verificato che non abbia mai ascoltato il suo meraviglioso cd di tre anni fa, Phantom Moon,... Continua

The wishing well

Jimmy Durante quella mattina si alzò, si fece un bel bagno, e dopo la braba rimase a guardarsi allo specchio: si scrutò per un po’ quell’accidente di naso e gli disse “È te che riconoscono, patata, non quest’uomo che ha... Continua

Mojave 3 – Spoon and rafter

In realtà c’erano altri due cd di cui avrei dovuto scrivere, per avere il meglio in circolazione: quello di Damien Rice e quello di Elvis Costello. Solo che il primo l’ho già recensito il mese scorso, e vabbè che è... Continua

Josh Rouse – 1972

Josh Rouse è nato nel Nebraska, nel 1972, e ha inciso questo disco a Nashville, Tennessee. Lo ha fatto a forma di quell’anno là, con una grafica tipo Austin Powers e delle canzoni hippy da sentire nella due cavalli, andando... Continua

Rufus Wainwright – Want one

Apprezzato cantautore pop, figlio d’arte, gay e americano, dà alle stampe disco con copertina kitsch che neanche i Roxy Music (e apre il disco, restando nel kitsch, con una citazione del Bolero di Ravel), e di cui si potrebbe dire... Continua

Sing, sing, sing

Cantare sotto la doccia, per esempio, è più difficile di quanto si pensi. Intanto cantare – come spiegato dai Travis in “Sing”* – è già un’espressione di passione e scatenamento delle emozioni, e ancora di più quando uno è solo... Continua

No guru, no method, no teacher

Ho cominciato a leggere tutto quello che trovavo su Krishnamurti quattro anni fa. Prima non avevo un’idea di chi fosse, e se avevo sentito il suo nome lo avevo associato a qualche divinità indiana, o a qualcosa di lugubre, o... Continua

Joe Henry – Tiny Voices

“ha pubblicato un sacco di dischi, ma prima faceva country-rock” “poi si è stufato e ha cominciato a sperimentare: ha coinvolto un sacco di musicisti jazz e ora fa canzoni strane, notturna, molto jazzate” “ha sposato la sorella di madonna”... Continua

Damien Rice – O

Manuale di conversazione su Damien Rice: “lui è irlandese, della contea di Kildare” “sai che quattro anni fa, ha girato per l’Europa suonando per strada? Per un po’ è stato anche in Toscana” “che titolo strano per un disco, no?... Continua

Seal – IV

Manuale di conversazione su Seal: “lui è inglese, si chiama Samuel Sealhenry, ma i suoi svengono dalla Nigeria e dal Brasile: per quello è nero” “ed è laureato in architettura” “la cicatrice in faccia gliel’ha lasciata il lupus, una malattia... Continua

Elbow – A cast of thousands

Manuale di conversazione sugli Elbow: “sono cinque, dei dintorni di Manchester” “a momenti sembrano i Radiohead; a momenti Peter Gabriel” “questo è il loro secondo cd” “in una canzone hanno messo anche il pubblico del festival di Glastonbury che canta”... Continua

Gillian Welch – Soul Journey

Oppure, Gillian Welch. Sapete la storia della colonna sonora country-cajun di “Fratello dove sei?”, che senza nessuna promozione vendette uno sproposito in America, unico disco di qualità nei primi dieci venduti l’anno scorso? Quelle storie che fanno sperare in un... Continua

Posso stringerti le mani?

Dice: tu parli molto delle parole e poco della musica. A parte che le parole sono importanti, come dice quello. Ma della musica non si può scrivere, non si può parlare. Cioè, si può, sapendo che è uno sforzo perdente,... Continua