Telecomandati

Uno si pensa che malgrado il regime di monopolio delle reti nazionali, il telecomando sia uno strumento di libertà e potere. Uno dice: ho il telecomando e guardo quello che mi pare. Decido io. Se preferisco il Discovery Channel a... Continua

A che punto siamo con l’Iraq

Le armi di distruzione di massa (WMD). Probabilmente non c’erano. Il giudizio del capo degli ispettori americani David Kay ha messo fuori gioco anche gli ultimi tenaci sostenitori del fatto che da qualche parte debbano essere. Lo stesso Blair, mettendo le... Continua

Un giorno a Fregene

Di Sanremo uno poi non si ricorda più niente. Ogni anno un’edizione, cinque serate lunghissime, decine di canzoni e cantanti e intermezzi volatili, che finiscono per fare notizia più delle esibizioni in gara. Chi ha vinto l’anno scorso? Boh. E l’anno... Continua

John Martyn – Classics

La verità è che quaggiù John Martyn non lo conosce quasi nessuno. Lui fa dischi da trentacinque anni. Anche Dylan, certo: ma John Martyn li fa diversi tra loro. È scozzese. È stato alcoolista per metà della sua vita. È... Continua

A volte fai una cosa così stupida

La prima cosa che mi piace della canzone è il verso iniziale. Of all the stupid things I could have thought, this was the worst Che ho sempre trovato utilissimi i promemoria sulle proprie stupidaggini, soprattutto quelle fatte da giovani... Continua

Uhayò!

Uhayò!

Vi parrà strano, ma ora un raggio di sole si è fermato proprio sopra il mio biglietto scaduto. L’ho trovato, il biglietto, mettendo ordine in una scatola di vecchie carte, lettere, ricordi, sapete quelle cose che si conservano da ragazzi... Continua

Duncan Sheik – Daylight

Qui si pratichi un esperimento: si prenda un lettore della presente rubrica e gli si consigli il nuovo disco di Duncan Sheik dopo aver verificato che non abbia mai ascoltato il suo meraviglioso cd di tre anni fa, Phantom Moon,... Continua

Edwin Moses – Love turns you upside down

Facciamo un patto: io vi confesso che Edwin Moses non è un dimenticato campione del soul di Chicago, amico e collaboratore di Curtis Mayfield, Isaac Hayes e di mezza Motown, e che questo non è un suo capolavoro dimenticato recuperato... Continua

The wishing well

Jimmy Durante quella mattina si alzò, si fece un bel bagno, e dopo la braba rimase a guardarsi allo specchio: si scrutò per un po’ quell’accidente di naso e gli disse “È te che riconoscono, patata, non quest’uomo che ha... Continua

Rufus Wainwright – Want one

Apprezzato cantautore pop, figlio d’arte, gay e americano, dà alle stampe disco con copertina kitsch che neanche i Roxy Music (e apre il disco, restando nel kitsch, con una citazione del Bolero di Ravel), e di cui si potrebbe dire... Continua

Josh Rouse – 1972

Josh Rouse è nato nel Nebraska, nel 1972, e ha inciso questo disco a Nashville, Tennessee. Lo ha fatto a forma di quell’anno là, con una grafica tipo Austin Powers e delle canzoni hippy da sentire nella due cavalli, andando... Continua

Mojave 3 – Spoon and rafter

In realtà c’erano altri due cd di cui avrei dovuto scrivere, per avere il meglio in circolazione: quello di Damien Rice e quello di Elvis Costello. Solo che il primo l’ho già recensito il mese scorso, e vabbè che è... Continua

It makes me sad

“His body was found by his girlfriend at their home in the Silver Lake section of the city, with a single stab wound that was apparently self-inflicted, according to The Associated Press, which quoted the coroner’s office” Si è ucciso. Che... Continua