Uno si pensa che malgrado il regime di monopolio delle reti nazionali, il telecomando sia uno strumento di libertà e potere. Uno dice: ho il telecomando e guardo quello che mi pare. Decido io. Se preferisco il Discovery Channel a... Continua
E siamo noi, a far bella la luna
È vero che non ci capiamo, che non parliamo mai in due la stessa lingua. A scrivere di musica, l’ho già detto, non si fa altro che buttare il tempo e cercare di agganciare anime gemelle. Qualcuno di voi, uno,... Continua
A che punto siamo con l’Iraq
Le armi di distruzione di massa (WMD). Probabilmente non c’erano. Il giudizio del capo degli ispettori americani David Kay ha messo fuori gioco anche gli ultimi tenaci sostenitori del fatto che da qualche parte debbano essere. Lo stesso Blair, mettendo le... Continua
Un giorno a Fregene
Di Sanremo uno poi non si ricorda più niente. Ogni anno un’edizione, cinque serate lunghissime, decine di canzoni e cantanti e intermezzi volatili, che finiscono per fare notizia più delle esibizioni in gara. Chi ha vinto l’anno scorso? Boh. E l’anno... Continua
Paolo Benvegnù; – Certi fragilissimi film
“Lascio che le cose passino e mi sfiorino” non è esattamente un concetto rivoluzionario né un verso mozzafiato. In questo senso, “Lascio che le cose mi portino altrove” di Morgan, oltre a denotare un’attenzione comune ai migliori cantautori italiani per... Continua
John Martyn – Classics
La verità è che quaggiù John Martyn non lo conosce quasi nessuno. Lui fa dischi da trentacinque anni. Anche Dylan, certo: ma John Martyn li fa diversi tra loro. È scozzese. È stato alcoolista per metà della sua vita. È... Continua
High Llamas – Beet, Maize and Corn
Adesso, con rispetto parlando, saranno stati più importanti i Beatles o i Beach Boys? Con rispetto parlando, avranno indovinato più canzoni i Beatles o i Beach Boys? Hanno lasciato più tracce di sé i Beatles o i Beach Boys? E... Continua
Okkervil River – Down The River Of Golden Dreams
“Così hanno trovato un luogotenente che aveva sterminato un villaggio di ragazzini. Quando ebbe finito con le donne, pulì il coltello, e se ne andò”. La canzone più bella e struggente di questo disco parla di un criminale di guerra... Continua
A volte fai una cosa così stupida
La prima cosa che mi piace della canzone è il verso iniziale. Of all the stupid things I could have thought, this was the worst Che ho sempre trovato utilissimi i promemoria sulle proprie stupidaggini, soprattutto quelle fatte da giovani... Continua
Uhayò!
Vi parrà strano, ma ora un raggio di sole si è fermato proprio sopra il mio biglietto scaduto. L’ho trovato, il biglietto, mettendo ordine in una scatola di vecchie carte, lettere, ricordi, sapete quelle cose che si conservano da ragazzi... Continua
Twilight Singers – Blackberry Belle
Questo è un disco lugubre e malinconico, ma con del ritmo. Un po’ l’invenzione che aveva fatto la fortuna dei Portishead, con la differenza che i Portishead ci sono già stati e i Massive Attack pure. Ma la scelta –... Continua
Duncan Sheik – Daylight
Qui si pratichi un esperimento: si prenda un lettore della presente rubrica e gli si consigli il nuovo disco di Duncan Sheik dopo aver verificato che non abbia mai ascoltato il suo meraviglioso cd di tre anni fa, Phantom Moon,... Continua
Edwin Moses – Love turns you upside down
Facciamo un patto: io vi confesso che Edwin Moses non è un dimenticato campione del soul di Chicago, amico e collaboratore di Curtis Mayfield, Isaac Hayes e di mezza Motown, e che questo non è un suo capolavoro dimenticato recuperato... Continua
Filippo Gatti – Tutto sta per cambiare
A parte che finora in questa rubrica era comparso un solo disco italiano (e uno greco, e uno portoghese, e uno francese, e uno tedesco, e uno portoghese, e uno islandese), e questo dovrebbe bastare a dare il segno di... Continua
The wishing well
Jimmy Durante quella mattina si alzò, si fece un bel bagno, e dopo la braba rimase a guardarsi allo specchio: si scrutò per un po’ quell’accidente di naso e gli disse “È te che riconoscono, patata, non quest’uomo che ha... Continua
Rufus Wainwright – Want one
Apprezzato cantautore pop, figlio d’arte, gay e americano, dà alle stampe disco con copertina kitsch che neanche i Roxy Music (e apre il disco, restando nel kitsch, con una citazione del Bolero di Ravel), e di cui si potrebbe dire... Continua
Josh Rouse – 1972
Josh Rouse è nato nel Nebraska, nel 1972, e ha inciso questo disco a Nashville, Tennessee. Lo ha fatto a forma di quell’anno là, con una grafica tipo Austin Powers e delle canzoni hippy da sentire nella due cavalli, andando... Continua
Randy Newman – The Randy Newman songbook vol. 1
Quest’uomo è grandissimo. Punto. I casi sono due: o già lo sapevate, oppure no. Se già lo sapevate, è inutile che stiamo qui a peder tempo. Se invece no, dovrei scrivervene un quattro cartelle almeno (cosa che peraltro ho già... Continua
Mojave 3 – Spoon and rafter
In realtà c’erano altri due cd di cui avrei dovuto scrivere, per avere il meglio in circolazione: quello di Damien Rice e quello di Elvis Costello. Solo che il primo l’ho già recensito il mese scorso, e vabbè che è... Continua
It makes me sad
“His body was found by his girlfriend at their home in the Silver Lake section of the city, with a single stab wound that was apparently self-inflicted, according to The Associated Press, which quoted the coroner’s office” Si è ucciso. Che... Continua