Lei era la ragazza che cantava nei dischi di Tricky, ovvero un terzo del “sound di Bristol” (poi c’erano i Portishead, e i Massive Attack). Adesso lui si è trovato un’altra ragazza, italiana, e ha fatto un disco bruttino. Lei... Continua
Il Foglio
Mariza – Fado curvo
Mariza in Portogallo è un fenomeno da alcuni anni. Di essere “la nuova Amalia Rodrigues” è capitato a molte dimenticate, negli anni, ma Mariza tiene duro. È una diva, e sta sbancando anche all’estero (ne ha scritto anche l’Espresso, la... Continua
VV. AA. – Masked and anonymous
Con l’assai strombazzato ritorno al cinema di Bob Dylan arriva una colonna sonora fatta di pezzi di Dylan rifatti da Dylan e pezzi di Dylan rifatti da altri e pezzi di altri rifatti da Dylan. Come tutti i mish-mash, il... Continua
Terence Blanchard – The 25th hour
È la colonna sonora del film di Spike Lee che certi hanno trovato bellissimo e certi paraculissimo. Solo che alla musica è concessa maggiore paraculaggine che al cinema, perché arriva al cuore senza passare dal cervello, e questa musica –... Continua
Ho l’impressione che facciamo finta di niente
Stamattina, mi sono alzato. C’era il sole. Sono andato a fare la doccia. L’acqua era calda il giusto. Ho acceso il telefonino, mi sono vestito e sono sceso a comprare i giornali e a fare colazione. Ho pagato. Ho attraversato... Continua
Il senno di noi
Che ci siano persone disposte a tagliarsi una mano per dimostrare di avere avuto ragione, che “l’avevo detto” e “chiedete scusa” abbondino sulle bocche, eccetera, si sa. C’è chi è arrivato a sperare che vincesse Saddam, pur di averla vinta. Non... Continua
Minus 5 – Down with Wilco
A via delle Botteghe Oscure, il dibattito sugli avvenimenti e sul quadro generale delle uscite discografiche è tutt’ora molto acceso. Tutto viene vagliato, elaborato, commentato, spesso con la partecipazione di aderenti e simpatizzanti. Ci sono momenti, in cui la discheria... Continua
The dining rooms – Tre
“Uffa”. “Amo detto basta”. “Maddechè?”. “Bah”. Severe componenti veterorockettare hanno contestato la proposta di frange più avanguardiste di ascoltare con attenzione il disco di un duo milanese di difficile definizione. “Difficile una mazza, è ancora quella roba elettronica lounge, comesichiama”,... Continua
The mountain goats – Tallahassee
L’unità è stata rapidamente riguadagnata: quando all’ordine del giorno viene messo qualcosa che ricada sotto il grande ombrello riformista dell’alt-rock (definito da alcuni disfattisti “me pajono tutti Neil Young”), ogni fronda cade dall’albero. Uno ha letto da qualche parte che... Continua
Songs: Ohia – The Magnolia Electric Co.
“Va bene Neil Young, ma qui si esagera”, ha detto uno, pensando di fare lo spiritoso. Ma su queste cose non si scherza: se dopo torme e schiere di più o meno lagnosi emuli della versione ballata del canadese più... Continua
M. Ward – Transfiguration of Vincent
“Ma un nome non ce l’ha?”, hanno detto i soliti disfattisti, la corrente buona solo a criticare e fare opposizione. Quelli pronti per l’alternativa di governo hanno ignorato la contestazione e hanno segnalato che comunque si chiami di nome, il... Continua
Amud Rishon
Eilat. È a Eilat che andranno almeno 50 mila israeliani se comincia l’attacco americano all’Iraq. Lo raccontava Karby legget sul Wall Street Journal di ieri. Già ai tempi della guerra del Golfo, ne arrivarono quasi altrettanti, attratti dall’unicità della città israeliana.... Continua
Loose fur – Loose fur
Quelli meno giovani se ne ricorderanno: la musica “progressive” (o “progressive rock”, o “prog rock”, o “art-rock”, eccetera). Quel rock carico ma capace di straordinarie melensità che circolava negli anni Settanta, improvvise aperture bucoliche e sognanti e poi ritmi aggressivi... Continua
Stylophonic – Man music technology
La fuga dei cervelli. Un deejay italiano si inventa una canzoncina rielaborando un vecchio brano gospel, cerca di farlo uscire, nessuno se lo fila, lui va in Inghilterra, glielo pubblicano, e ora ha fatto il botto in mezza Europa. È... Continua
Massive Attack – 100th window
Nelle settimane scorse in internet, è stato di gran moda compilare liste di 31 canzoni che i compilatori ritenevano le più importanti delle loro vite. L’idea veniva da un nuovo libro di Nick Hornby. La sorpresa è stata trovare che... Continua
Califone – Quicksand/Cradlesnakes
Questo è un problema che nessuno ha mai risolto da quando nacquero i long-playing: come si fa se metà disco è bellissmo e metà disco e bruttino? Certo, si poteva farselo prestare e registrarne solo metà su un lato di... Continua
Parliamone
Regole per una crescita proficua della discussione sulla guerra. Regola numero uno. Non cercare di confutare gli argomenti – dell’una o dell’altra parte – che appaiano particolarmente infondati, assurdi e fuorvianti. Perché i casi sono due: o non li hai capiti... Continua
Contro i gastrofanatici
Ho da qualche tempo in testa una battuta, che mi piace molto, e non mi ricordo di chi è. Tanto che ho cominciato a raccontarmi di averla inventata io, ma so che non è vero. La battuta è questa: gli... Continua
Un anno di Rock – 2002
I dieci migliori dischi del 2002 certosinamente raccolti anche quest’anno dalla colonna Rocksono nove. Non ce la siamo sentita, per far numero tondo, di infilarci anche il secondo cd dei Sigur Ros – che è bello, ma bastava il primo – né... Continua
Il primo scalpo di internet
“Il primo scalpo di Internet” è stato scotennato ieri. Secondo il columnist del New York Post John Podhoretz, il primato va alla laccata capigliatura del leader dei repubblicani al Senato americano, Trent Lott. La storia è su tutti i media americani... Continua