Dischi

David Byrne – Grown Backwards

I critici si sono accaniti contro il tentativo di questo brav’uomo (uno scozzese di cinquantadue anni che si inventò i Talking Heads, per i bignamisti) di canticchiare un paio d’arie di Bizet e Verdi. Di quest’ultimo, si tratta di “un... Continua

Keren Ann – Not going anywhere

La canzone omonima, dicevano quelli che facevano le hit-parade. O la-canzone-che-dà-il-titolo-al-disco. Parla di un semaforo, o di una ragazza. Dice che le cose passano, cambiano, succedono, vanno e vengono, “ma io non vado da nessuna parte”. Del semaforo si sa... Continua

Amy Winehouse – Frank

“Pumps”, per gli inglesi sono i decolleté, le scarpe. Delle cui versioni le inglesi spesso abusano, come si sa. “Fuck me pumps” si potrebbe tradurre come “scarpe da scopata”, con rispetto parlando, ed è un’espressione usata per indicare un abbigliamento... Continua

Howie Day – Stop all the world now

Se frugate bene nell’armadio, qualcosa potreste ancora trovare. Ma a scanso del ridicolo, meglio se andate in uno di quei negozi casual-giovanili (senza esagerare: non uno da skateboarders) e vi comprate un maglione colorato un po’ oversize, o dei calzoni... Continua

Ani DiFranco – Educated Guess

L’abbigliamento più consono all’ascolto di Ani DiFranco è un pigiama di flanella, preferibilmente a quadri, un po’ consumato. Anzi, per corrispondere più adeguatamente al suo stile indipendente fatto-in-casa-e-tutto-da-sola, meglio se vi siete cuciti un paio di toppe sul suddetto pigiama.... Continua

Gianna Nannini – Perle

Non c’è niente di più rassicurante di vestirsi bene senza motivo. Senza impegni. Senza appuntamenti. Senza serate. Senza dover fare bella figura. Bisogna mettersi le cuffie nelle orecchie, una bella giacca da aperitivo (non una robona da sera, uè), delle... Continua

Duncan Sheik – Daylight

Qui si pratichi un esperimento: si prenda un lettore della presente rubrica e gli si consigli il nuovo disco di Duncan Sheik dopo aver verificato che non abbia mai ascoltato il suo meraviglioso cd di tre anni fa, Phantom Moon,... Continua

Mojave 3 – Spoon and rafter

In realtà c’erano altri due cd di cui avrei dovuto scrivere, per avere il meglio in circolazione: quello di Damien Rice e quello di Elvis Costello. Solo che il primo l’ho già recensito il mese scorso, e vabbè che è... Continua

Josh Rouse – 1972

Josh Rouse è nato nel Nebraska, nel 1972, e ha inciso questo disco a Nashville, Tennessee. Lo ha fatto a forma di quell’anno là, con una grafica tipo Austin Powers e delle canzoni hippy da sentire nella due cavalli, andando... Continua

Rufus Wainwright – Want one

Apprezzato cantautore pop, figlio d’arte, gay e americano, dà alle stampe disco con copertina kitsch che neanche i Roxy Music (e apre il disco, restando nel kitsch, con una citazione del Bolero di Ravel), e di cui si potrebbe dire... Continua