Che ci siano persone disposte a tagliarsi una mano per dimostrare di avere avuto ragione, che “l’avevo detto” e “chiedete scusa” abbondino sulle bocche, eccetera, si sa. C’è chi è arrivato a sperare che vincesse Saddam, pur di averla vinta. Non... Continua
Articoli di: Luca Sofri
M. Ward – Transfiguration of Vincent
“Ma un nome non ce l’ha?”, hanno detto i soliti disfattisti, la corrente buona solo a criticare e fare opposizione. Quelli pronti per l’alternativa di governo hanno ignorato la contestazione e hanno segnalato che comunque si chiami di nome, il... Continua
Songs: Ohia – The Magnolia Electric Co.
“Va bene Neil Young, ma qui si esagera”, ha detto uno, pensando di fare lo spiritoso. Ma su queste cose non si scherza: se dopo torme e schiere di più o meno lagnosi emuli della versione ballata del canadese più... Continua
The mountain goats – Tallahassee
L’unità è stata rapidamente riguadagnata: quando all’ordine del giorno viene messo qualcosa che ricada sotto il grande ombrello riformista dell’alt-rock (definito da alcuni disfattisti “me pajono tutti Neil Young”), ogni fronda cade dall’albero. Uno ha letto da qualche parte che... Continua
The dining rooms – Tre
“Uffa”. “Amo detto basta”. “Maddechè?”. “Bah”. Severe componenti veterorockettare hanno contestato la proposta di frange più avanguardiste di ascoltare con attenzione il disco di un duo milanese di difficile definizione. “Difficile una mazza, è ancora quella roba elettronica lounge, comesichiama”,... Continua
Minus 5 – Down with Wilco
A via delle Botteghe Oscure, il dibattito sugli avvenimenti e sul quadro generale delle uscite discografiche è tutt’ora molto acceso. Tutto viene vagliato, elaborato, commentato, spesso con la partecipazione di aderenti e simpatizzanti. Ci sono momenti, in cui la discheria... Continua
Stasera uscirei, ma non ho uno straccio da mettermi
La musica, è difficile spiegarla, e non lo scrivo per chiedere indulgenza laddove in queste pagine vi sia accaduto di non capire di cosa accidenti si parlasse. Voglio dire che la musica è difficile spiegarla, e quindi non mi avventurerò... Continua
Maximilian Hecker – Rose
Se tu sei tedesco, ventiquattrenne, e fai un cd di pianoforte, elettronica e falsetti, con canzoni che si intitolano “Kate Moss” e “My love for you is insane”, tutto molto anni Ottanta nei suoni e nelle parole, struggente e sdolcinato... Continua
Vero – Preghiere
Leggo: “Fabio Barovero è nato a Torino nel 1966 e attualmente vive in Val di Susa”. Leggo: “Durante una settimana, i microfoni posizionati sopra il pianoforte di casa a qualsiasi ora del giorno e della notte, hanno permesso di farmi... Continua
Bonnie Prince Billy – Master and everyone
Fuori nevica. Dentro è una stanza vuota, le pareti di legno, grandi finestre. Lui suona la chitarra, la pizzica, seduto su una sedia, e canta. Ma piano, più che cantare borbotta, sussurra, si sente la sedia che scricchiola e la... Continua
Howe Gelb – The Listener
Avete presente Lou Reed? Bene. Avete presente Spike, il fratello di Snoopy? Quello che vive nel deserto in mezzo ai cactus, solo e malinconico, e racconta dei diversivi con cui passano il tempo, lui e i cactus? Bene. Adesso, immaginate... Continua
“Non è che perché ho la pelle scura pensate che abbia qualche autorità in fatto di Islam?”
Il secondo libro. Il secondo libro, se il primo è stato un caso letterario, è sempre un problema (se il primo è stato ignorato, anche, ma è un problema diverso). Zadie Smith ha scritto il secondo libro, “L’uomo autografo”, che esce... Continua
Amud Rishon
Eilat. È a Eilat che andranno almeno 50 mila israeliani se comincia l’attacco americano all’Iraq. Lo raccontava Karby legget sul Wall Street Journal di ieri. Già ai tempi della guerra del Golfo, ne arrivarono quasi altrettanti, attratti dall’unicità della città israeliana.... Continua
22 songs
Dice, Sanremo fa schifo. Dice, le canzoni sono brutte. Dice, lo guardo perché è trash. Bene, la presente rubrica vuole spezzare una lancia a favore della qualità della musica italiana rappresentata sul palco del teatro Ariston, in questo meraviglioso scenario, in... Continua
Jesse Malin – The fine art of self destruction
Adesso, non è che perché sto invecchiando ve ne dovete approfittare. Non è che se dico che mi piace questo Jesse Malin, tutti lì a sgignazzare e a dire “etticrédo, sembra Neil Young”. Non è che c’ho l’età di Neil... Continua
Willy De Ville – In Berlin
Lo so. Lo so che si dice che il blues è una musica da vecchi. Ma intanto per cominciare, io ho una nipote di vent’anni che va matta per il blues, e basta. E poi, a me il blues non... Continua
The Aluminium Group – Happiness
Poiché sto invecchiando, mi vengono delle nostalgie. Mi sembra, per esempio, che le cose una volta fossero meglio. Tipo quella trasmissione di musica, quella con lo spilungone vestito tutto di bianco. Adesso mi viene in mente, un momento ancora. Comunque,... Continua
Carla Bruni – Quelqu’un m’a dit
Sono tre giorni che sto ascoltando ininterrottamente il disco di una top model che canta con vocetta infantile canzoni francesi che potrebbero essere di Fran Continua
I miei pregiudizi su Carla Bruni
L’idea era questa: scrivo che è antipatica. Scrivo che se una nasce da una famiglia ricca e di artisti, cresce tra gente colta e cosmpolita, diventa la ragazza più bella del pianeta, ci guadagna un sacco di soldi facendo la... Continua
L’uomo più divertente del mondo
Che le moltitudini abbiano ragione o torto è un dubbio millenario (pensate alla volta di Gesù e Barabba). Se milioni di persone manifestano contro la guerra, bisogna acconsentire o essere capaci di decidere indipendentemente? Se milioni di persone guardano Alda... Continua