Vanity Fair

Buttiamoci su Happy

La tradizione delle canzoni candidate all’Oscar non offre una grande garanzia di qualità: ogni volta tra quelle scelte nelle nominations ci sono baracconate convenzionali da musical, ballatucce svenevoli, gorgheggi pomposi ed enfatici, canzoncine da cartone animato tutte uguali. Tra queste,... Continua

New York state of mind

Dal 27 gennaio il Madison Square Garden – celeberrimo palazzo dello sport di Manhattan – diventerà lo stadio anche di Bily Joel, oltre che delle squadra di basket dei Knicks e delle Liberty e di quella di hockey dei Rangers.... Continua

Twitter senza la tv

La prima volta che parlammo in questa rubrica di “social tv”, ovvero di una crescente tendenza a guardare la televisione condividendo contemporaneamente commenti e impressioni sui social network  era quattro anni fa, novembre 2009. Nel frattempo, come sapete, la questione... Continua

Figliolpròdighi

Era già successo col disco precedente – ne scrissi qui raccontando dell’occasione di comunicazione e complicità tra me e mia figlia allora novenne – nel quale gli One Direction avevano messo una canzone che aveva l’attacco  e l’andamento generale palesemente... Continua

Il problema con James Blunt

Era così svenevole, la voce di James Blunt, all’inizio? Quando ci innamorammo di quel primo disco e ci facemmo gabellare tutta quella storia da ufficio stampa di lui che era stato in guerra in Kosovo, aveva scritto di quello, e... Continua

La coolness uncool del karaoke

Una delle scene più divertenti del nuovo film di Ben Stiller che si intitola “I sogni segreti di Walter Mitty” (remake di un vecchio film con Danny Kaye tratto da un famoso racconto americano) si svolge in un malinconico e... Continua

È quello che ci metti dentro

La discussione su rivoluzioni e turpitudini dei cosiddetti “reality show” in tv sembra una cosa così lontana: sia perché la tv li ha ampiamente metabolizzati, spalmandone gli approcci un po’ ovunque, sia perché la discussione in sé fu piuttosto sbilenca... Continua

Del saper fare le cover

I dischi di cover, si sa, sono nella maggior parte dei casi un trucco per tenere a galla cantanti in crisi creativa o in cerca di spiccioli: si butta lì un disco di cover inciso in tre giorni, si tira... Continua

Moby, a un certo punto

Nel 2000, Moby era da tutte le parti. Aveva fatto un disco, Play, pieno di invenzioni e trovate che attingevano in parte dall’elettronica e dalla house music – le cose che aveva fatto fino ad allora – e in parte... Continua

Da sospiri a sbadigli

Mentre la deriva teen-sex di Miley Cyrus (ex candida attrice da Disney Channel riciclata in canterina per eccitazione erotica di adolescenti) sta venendo ormai trattata come un caso a metà tra la psicanalisi e il marketing in stato di ebbrezza,... Continua

Dàn dàn

L’etichetta discografica che ha pubblicato quest’estate un nuovo disco di David Lynch ha anche deciso di ripubblicare in disco la colonna sonora di Twin Peaks. Benché Lynch sia stato finora più famoso come regista (Elephant Man, Dune, Mulholland Drive) che... Continua

Wigwam

C’è una sconosciuta canzone di Bob Dylan, che si chiama “Wigwam”. Si trattengano i fans, lo so che voi la conoscete, le sapete tutte, anche all’indietro, e anche quale marmellata stava spalmando Dylan quando le scrisse, una per una. Però... Continua

Telefilms

Quando ero giovane io, e alcuni di voi, si chiamavano telefilm. Oppure, quando avevano meno puntate, ma una storia che si sviluppava di puntata in puntata, “sceneggiati televisivi”. Poi non so bene quando sia successo, ma sono diventati una forma... Continua

Like an egyptian

Secondo l’aneddotica un po’ leggendaria che accompagna sempre le storie sulla musica, l’autore di canzoni americano Liam Sternberg fu ispirato dalle persone che si muovevano goffamente per non perdere l’equilibrio su una barca. Non si sa dove navigasse la barca,... Continua

Cuccuccu Ramaya

Ho scoperto che c’è un “sito ufficiale” di Stephan Remmler, ma confesso che le mie ricerche non sono andate molto oltre. Era cominciata che mi aveva colpito la povertà di qualità delle prime dieci canzoni nella classifica di iTunes, perfettamente... Continua

I piccoli Auditel

I dati auditel, uno li prende sempre con le molle. Ho conosciuto negli anni addetti ai lavori che ci credevano ciecamente e altri che li trattavano come una via di mezzo tra gli oroscopi e un codice convenzionale. Però in... Continua

Mick e noi

Mick e noi

L’11 luglio 1982 Mick Jagger non aveva ancora compiuto 39 anni, era cioè assai più giovane di quanto sia io ora. Io ne avevo 17, invece, e andai a Torino la mattina per il concerto dei Rolling Stones che si... Continua

Street scene

La settimana scorsa erano 40 anni dalla morte di Betty Grable, attrice e celeberrima “pin up” affissa negli armadietti di migliaia di soldati americani durante la II Guerra Mondiale. In realtà Grable non fece nessun film indimenticabile fino alla fine... Continua

The piano player

Il video dura un minuto, sono molte scene brevi montate, e c’è sempre quest’omino piccoletto in una tuta dell’Adidas, che va per i settanta ma un po’ sembra più giovane e un po’ sembra uno che va per i settanta... Continua