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All over you

Una rockband che dedicò il suo primo disco all’opera di Krishnamurti, pensatore e filosofo indiano di grande spessore (al cui pensiero è riferita anche una bellissima canzone di Van Morrison). Si chiamarono “Live”, venivano dalla Pennsylvania e facevano un rock... Continua

Sorprese

Il 28 aprile si apre a New Orleans il tradizionale festival musicale della città, il primo dopo Katrina. Il calendario è impressionante: in sei giorni Herbie Hancock, Bruce Springsteen, Bob Dylan, Etta James, Paul Simon, Fats Domino, Elvis Costello, Ani... Continua

While my guitar gently sleeps

Elvis Costello ne combina parecchie. Mentre si annuncia per maggio una sua opera dedicata al sound di New Orleans in collaborazione con Allen Toussaint, esce – per la Deutsche Grammophon, etichetta-mito di musica classica che lui ha piegato ai suoi... Continua

Imperituri

Gli Steely Dan sono un caso unico nella storia del rock. Nessuno gli assomigliava prima e nessuno gli assomigliò dopo. Sempre lodati dalla critica e dai fans, costruirono un successo particolare che alla pulizia e freddezza della musica associava una... Continua

Sky high

Ieri notte ho fatto tardi, perché non riuscivo a staccare gli occhi dalla telepromozione di una serie di cd di canzoni degli anni Settanta. È che gli anni Settanta degli americani non sono esattamente come i nostri: noi nelle compilation... Continua

And if you Singh, Singh, Singh…

Uno dovrebbe venire spesso in America solo per guardare la televisione. Adesso, non contento, sono ipnotizzato dal telepredicatore indiano che parla e si veste come Peter Sellers in Hollywood Party e costringe i discepoli a prendere appunti: “write it down!... Continua

La Lecciso degli americani

Vi giuro che per la terza sera consecutiva in tv ci sono dibattiti sulla puntata di Oprah in cui lei ha fatto un melodramma di fronte a quel deficiente (il libro sarà bellissimo, ma lui sembrava deficiente) che le balbettava... Continua

Il sorpasso

Sono a New Orleans in un bar che è un wi-fi hotspot, pieno di ragazzi e meno ragazzi con i portatili. Conto sette Mac e sei non Mac Continua

Adulti

Hall and Oates, quanti ricordi. Daryl Hall e John Oates. Diversi come Altai e Johnson: uno alto, biondastro, con l’aria da cowboy, l’altro nanerottolo nero coi baffoni, che pareva di Marsala. Invece erano di Philadelphia (“Io sono di Philadelphia…”). Li... Continua

Questa è demagogia!

Va bene cercare di assecondare gli umori dei cittadini, ma sostenere che il Tg1 sia “un telegiornale di merda” è quantomeno ingiusto nei confronti di altri telegiornali Repubblica.it Continua

Le cose cambiano

Si stava meglio quando si stava peggio? Era meglio la prima repubblica della seconda? I vecchi politici erano migliori di questi? Cerco di venire a capo di questi comuni rovelli dell’italiano contemporaneo e ripenso al 1982, ai primi di settembre... Continua

Tormentoni estivi

Estate su un’isola. Festa di compleanno dai vicini che mi invitano perché non mi lamenti del frastuono. Dispendio di attrazioni culinarie e musicali. Suonano bravissimi musicisti, segue karaoke d’alto bordo nel quale stimati professionisti si esibiscono in inattese notevoli doti... Continua

Piovono lacrime

È un vecchio dubbio che ogni tanto tiro fuori per condividerlo con qualcuno. Di solito quel qualcuno mi ascolta pazientemente, mi guarda come se fossi scemo, e cerca di cambiare discorso. Mi sento come Linus quando parla a Sally del... Continua

Il cognato di Madonna

In giro non lo si sa molto, ma uno dei cinque migliori musicisti contemporanei si chiama Joe Henry, ed è americano. Cantautore versatile, partito dal country-rock e approdato a dischi quasi jazz, cognato di Madonna per cui ha scritto una... Continua