Com’è bello quando esce un disco nuovo di qualcuno che sapete voi. Non i piezz’e novanta, quelli che vanno sulle copertine e che pare che il mondo debba essere rivoltato come un guanto perché loro hanno fatto un disco. Il... Continua
Randy Newman – Seabiscuit
Scrivere una colonna sonora particolare e diversa dalle altre non è facile: il film impone dei vincoli, e si pensa che gli spettatori siano abituati a dei cliché di rapporto tra immagini e suoni, tra vicende e melodie, che quasi... Continua
Talpa ci cova
Un paio di anni fa mi imbattei in una notizia particolarmente assurda e inverosimile ripresa da qualche giornale. Ora non mi ricordo neanche cos’era. La notizia era riferita a una ricerca di un tale Istituto Superiore di Psicologia, o qualcosa... Continua
Posso stringerti le mani?
Dice: tu parli molto delle parole e poco della musica. A parte che le parole sono importanti, come dice quello. Ma della musica non si può scrivere, non si può parlare. Cioè, si può, sapendo che è uno sforzo perdente,... Continua
The fog – Ether teeth
Questi li ho scoperti da poco. È andata così: c’è un negozio di dischi, a Milano, con una solida storia. Ci sono stato il mese scorso e ho chiesto il cd di Smog, di cui avevo letto su una rivista.... Continua
Tindersticks – Waiting for the moon
Qui ho dovuto ricostruire, far delle telefonate. E alla fine non ci sono riuscito. Nessuno si ricorda come saltarono fuori. Eravamo a Pisa e c’era questa cassetta, nel ’97, del loro primo cd, che aveva una copertina stupenda con il... Continua
Vasilis Tsabropoulos – Akroasis
Con questo è più facile. Intanto è un disco della ECM, che è l’equivalente di Adelphi tra le etichette discografiche. Ma, come per Adelphi, a vederli da fuori ti sembrano tutti uguali. Venne il sindaco di Roma a un programma... Continua
Nitin Sawhney – Human
Non è che si nasce imparati. Magari ci sono anche delle persone normali, che leggono di questi dischi, e non li hanno mai sentiti nominare. E chiedono: ma tu, dove li trovi? In un sacco di posti. Nitin Sawhney, per... Continua
Il colonnino McCartney
So di una redazione in cui lo chiamano “il colonnino McCartney”. Avete presente quel colonnino di brevi notiziole che i maggiori quotidiani ospitano nella pagina degli spettacoli? Vi compaiono storie da poco che non raggiungono la dignità di articolo, ma... Continua
Quella tua maglietta Fila
Sarà capitato anche a voi, di avere una musica in testa. Il problema sono le parole. Con le parole, i casi sono tre: le si sanno, non le si sanno e si inventa, non le si sanno ma si pensa... Continua
Mountain Goats – Tallahassee
No, questa pagina non è diventata la sezione “Nuovi suoni” di una rivista del settore. Un disco di rocketto americano ce lo troverete sempre, ma ve la voglio mettere così, invece di parlare dei racconti di queste canzoni, delle chitarre,... Continua
Mariza – Fado em mim
Se vi trovate in questo momento arrampicati su al castello di San Giorgio, seduti sulle mura vicino ai leoni di pietra, e guardate giù Lisbona e il mare in fondo e il sole tramonta, e quel vento atlantico vi soffia... Continua
Tord Gustavsen Trio – Changing places
Tu, che hai tutti i cd di Keith Jarrett, e tu, che hai solo il Concerto di Colonia di Keith Jarrett, e anche tu, che hai il Concerto di Colonia ma anche “The melody at night, with you”, che è... Continua
Polyphonic Spree – The beginning stages of
Con i tempi che corrono, 24 texani in tunica bianca potrebbero essere un incontro assai preoccupante per qualunque cittadino democratico, figuriamoci per quelli delle minoranze. Ma le reazioni sono state piuttosto sull’attonito, quando tutti e ventiquattro sono stati visti a... Continua
Morgan matto da legare
“Svincolarsi dalle convinzioni, dalle pose, dalle posizioni”: provo a prendere Morgan in parola. Provo a sottrarmi a un’impressione di antipatia e spocchia, a un pregiudizio sulle sue capacità derivato dalla lettura di qualche intervista, da qualche volta che l’ho visto in... Continua
L’arte del nastrone
In giro c’è un grande rimpianto per quelli che qualcuno su internet ha chiamato “i nastroni”. Ognuno le chiamava come capitava, le cassette-compilation autocompilate, spesso a fini di corteggiamento, oppure solo per uso personale, che si facevano soprattutto da ragazzi,... Continua
Damien Jurado – Where shall you take me?
Quando una bambina di tredici giorni sarà grande, le racconteranno che con questo disco si addormentava. Le diranno che nei momenti più difficili di quell’intenso periodo della sua vita, quando il papà cercava di convincerla con argomenti solidi e razionali... Continua
Lisa Germano – Lullaby for liquid pig
Chissà com’era Lisa Germano quando aveva tredici giorni. Com’era il suo papà. Se immaginava che da quelli strilletti la bambina avrebbe tirato fuori questa voce sussurrata, che viene da chissà dove. Chissà se le filastrocche che le cantava lui somigliano... Continua
Richard Hawley – Lowedges
Come lo vorreste, vostro papà, se foste una bambina di 13 giorni? Non lo vorreste grande, protettivo, con una voce profonda e dolce? Non vorreste che vi cantasse “Oh my child, it’s been a while”, quando torna a casa, la... Continua
Simply Red – Home
Certo, a voi i Simply Red ricordano una certa stucchevolezza sintetica degli anni Ottanta, volatili e spensierate canzonette che a insistere oggi paiono datate, e poi lui abitava pure a Milano, per colmo di sfacciataggine, e le modelle, e le... Continua