Vanity Fair

Si fa presto

Ho provato a seguire quelli che dicono che sulle telefonate tra Berlusconi e Saccà si farebbe troppo moralismo, che siamo tutti “anime belle”, che le aziende si conducono essendo realisti e pragmatici. E mi sono messo nei panni di Saccà,... Continua

Anvedi, ecco Marino

La figura del “poeta laureato” è una solenne istituzione di alcuni paesi anglosassoni, come l’Inghilterra e gli Stati Uniti, in cui si nomina appunto questa sorta di “poeta di corte” moderno a cui è delegato soprattutto il compito di comporre... Continua

Le parole che non colsi

Quando si parla di un periodico dell’azienda di Berlusconi che si occupa di televisione di solito ci si riferisce a Sorrisi e Canzoni, è vero. Ma mentre il settimanale va via come il pane nelle edicole di tutto il paese,... Continua

Che faccia faccio

Sono stato ospite a una puntata dell’Infedele. All’Infedele hanno quelle eleganti sedie di legno molto scomode, soprattutto a starci due ore e mezzo, e quindi presto ho cominciato a spostarmi e rigirarmi cercando di sgranchire le ossa. Mia moglie mi... Continua

Bello instabile

Due anni fa raccontai qui di Jim Cramer, il conduttore televisivo di un anomalo programma di economia e finanza americano, che ha trasformato in un vero show le notizie di borsa e i consigli sugli investimenti, con invenzioni teatrali ed... Continua

Buy me some peanuts

La settimana scorsa è ricominciata la stagione del baseball, negli Stati Uniti, e si sono avviate le celebrazioni per il centenario della più famosa canzone dedicata al “passatempo nazionale preferito”, scritta un secolo fa da una coppia di compositori che... Continua

Dream of Californication

David Duchovny ha vinto il suo secondo Golden Globe come attore in una serie televisiva. Undici anni fa era stato per “X-Files”, con cui è diventato famoso in mezzo mondo e che era già alla terza stagione: questa volta invece... Continua

Gira il mondo gira

Il buon critico televisivo deve anche vedere programmi trascurati, di cui non si parla, per scovare cose notevoli e interessanti. Io ho guardato il Tg2 il giorno dell’annullamento della visita del Papa alla Sapienza, e ho scoperto in un servizio... Continua

Frankie says… no more

Come chi è Trevor Horn? Quello che ha fatto “Video killed the radio stars”, che è stato dentro tre dischi degli Yes, che ha creato la canzone-concept di Grace Jones “Slave to the rhythm”, che ha inventato gli Art of... Continua

Back to the future

La storia di MTV si può sintetizzare così. Cominciò come geniale intuizione che ci fosse un potenziale pubblico giovane per un canale tematico riempito solo di videoclip, nuovo e fertile formato artistico per immagini e musica. Divenne presto il principale... Continua

Le madeleines di telecentro

In questi anni si è scritto molto di come le nuove tecnologie abbiano cambiato anche un settore centrale e trainante nel successo delle suddette tecnologie: il porno. Secondo un articolo in controtendenza del New York Times di qualche tempo fa,... Continua

It’s five o’ clock…

C’è solo una cosa che rende lontanamente tollerabile il prepotente e maleducato risveglio anticipato che la Moby infligge ai suoi passeggeri sulle rotte notturne, buttandoli giù dalle brande all’alba con un ineludibile messaggio registrato in quattro lingue sul fatto che... Continua

Take a look at my girlfriend

Circola per radio da un po’ questa canzonetta abbastanza insulsa se non per il momento in cui fa balenare una breve e interrotta ripresa di “Breakfast in America”, e per un attimo uno inevitabilmente spera sia la vecchia canzone dei... Continua

Come la polvere (ancora sui Genesis)

Immaginate un’Italia con il Partito Comunista. E con la Democrazia Cristiana. Epoche lontane, lontanissime. Un quarto di secolo fa. Quell’anno, il 1982, i due maggiori partiti politici italiani, organizzano i due rispettivi eventi pubblici praticamente negli stessi giorni e a... Continua

Dammi ancora un minuto

Esce un altro disco di Paul McCartney, ai primi di giugno. Lo ascolteremo con pregiudizio (“ancora?”), ci stupiremo che sia di nuovo pieno di gradevoli popsongs, ne diremo quindi mirabilie, e tempo due mesi l’avremo dimenticato (il primo singolo è... Continua

Une pléilist

  La playlist di Edith Piaf, che mancava nel libro Non, je ne regrette rien Un andamento marziale e un tripudio di erre arrotate per una versione ante litteram di “My way” che divenne una specie di inno della Legione... Continua

Altrove

È uscito “Going to a town”, il primo singolo dal nuovo disco di Rufus Wainwright. Lui è un cantautore americano di gran culto e biografia tormentata, figlio di cotanto padre Loudon, e orgoglioso gay con traumi di droga e violenze... Continua